Che razza di operatori onorano con la loro presenza il nostro settore? :-)
Gentile sig. Lenti,
dopo la consultazione di diversi siti, sono giunta al suo, dove, mi pare, possano porsi quesiti su preziosi e gemme.
Ho ricevuto in regalo un bracciale tennis e ho cercato chi potesse valutarne il valore.
In primis, essendo un bracciale antico, era sporco e l'ho fatto ripulire tramite elettrolisi e chiesto un'approssimativa stima preliminare all'amico cui ho consegnato il bracciale, che mi ha detto semplicemente "auguri" restituendomelo, facendomi intendere fosse prezioso.
Ho poi trovato un sito internet con un franchising "oro e diamond cash", ho trovato i negozi più vicini a casa mia, e, nel primo, usando uno strumento simile a una penna, la commessa mi ha detto che si trattava di moissanite, mentre nel secondo,della stessa catena, il titolare mi ha detto, usando una penna simile, che si trattava di 51 diamanti da 0.1 carati ciascuno.
Di chi mi devo fidare?
Queste penne (penso in maniera cattiva) possono essere manomesse?
C'è da dire che nel primo negozio mi hanno detto che una valutazione avrebbe richiesto 10 giorni, nel secondo, il titolare ha ammesso di poter solo constatare se si trattasse di diamanti e il carato delle pietre ma non la purezza, mandandoci da qualcuno dotato di ulteriore strumentazione, con la raccomandazione di esigere una valutazione immediata.
Io avrei intenzione di vendere il bracciale se esso si rivelerà di un valore maggiore a una soglia di due tremila euro, perchè, per quanto sia meraviglioso, purtroppo ci sono spese più importanti nella vita.
Potrebbe darmi consigli su come muovermi?
La ringrazio moltissimo.
Valeria, dalla provincia di XX
Salve, Valeria
leggendo le sue righe mi chiedo innanzitutto che razza di operatori onorino con la loro presenza il nostro settore! :-)
Lei si é infatti imbattuta in un titolare che non aveva aggiornato la sua strumentazione, oppure non ne aveva spiegato correttamente l'uso alla commessa...
poi, in un altro che sapeva (?) solo stimare la caratura di una cinquantina di piccoli diamanti... che però non era in grado di giudicare alla lente!
E dieci giorni per la stima di un bracciale sono molto di più di quanto occorrerebbe a me, di solito, per valutare il contenuto di un'intera cassetta di sicurezza, :-)
Quanto alle "penne", ovvero i vari sensori per l'identificazione dei diamanti, in teoria si potrebbero anche manomettere... ma non é necessario, perché é sufficiente utilizzarne un apparecchio di non recente produzione.
O usarne impropriamente uno recente, oppure usarlo SENZA le necessarie attenzioni
I "vecchi" strumenti NON discriminavano la moissanite dal diamante e con ciò si spiegano numerose, spiacevoli e costose sorprese... postume.
Ma non si spiega l'errore della commessa GIA' AL CORRENTE dell'esistenza della moissanite, e quindi presumo GIA' DOTATA del moderno sensore in grado di riconoscerla...
Quanto al fidarsi, la sua città ha un numero altissimo di gioiellerie in grado di dare una valutazione corretta del suo bracciale, anche senza usare quel microscopio gemmologico che oggi hanno quasi tutti...
Ma le sconsiglierei di contattare uno dei numerosi "compro oro" che quasi certamente non terrebbe in nessuna considerazione l'eventuale pregio artistico del suo tennis, mentre un gioielliere-antiquario le saprebbe certamente dare una valutazione più adeguata,.
Se posso permettermi una ipotesi "a spanne" dubito però che su di un bracciale di alta scuola orafa si siano limitati a montare soltanto mezzo carato di diamanti da un punto...