Diamante con inclusione visibile scoperta DOPO: come farselo sostituire dal gioielliere?
Buonasera, mi chiamo Anna e ho ricevuto in regalo per natale un anello con solitario..
Premetto che l'ho scelto in vetrina già montato e che non è stato corredato da nessuna certificazione, se non un biglietto con indicazione di caratura 0.4 e nome della gioielleria..
La cosa già mi è strana..
Inoltre ho notato subito che sul diamante è ben visibile una inclusione (fatta notare due gg dopo al gioielliere), che mi dici "niente di grave"...
Ora, ieri mi sono recata da un altro goielliere/gemmologo che guardando la pietra dice che c'è una inclusione che arriva alla sperficie (visibile a occhio nudo), l'ha classificata S2 colore G/H.
Lui mi ha suggerito di farmi cambiare la pietra, ma non so proprio come fare...
Il costo è stato € X.X00.
Attendo speranzosa. e cmq mi suggerisce come riferirmi a chi l'ha venduta?
Grazie e saluti
Buona sera, Anna
il secondo gioielliere/gemmologo dev'essere un tipo ottimista, perché se all'interno del diamante una inclusione é visibile a occhio nudo la gemma viene classificata come P e non come SI...
Almeno secondo le norme UNI, oltre alla consueta, tradizionale prassi.
Non posso entrare nel merito del prezzo perché tale valutazione compete a chi, con le necessarie conoscenze, possa vedere il gioiello, ma le dico subito che per quanto riguarda un'eventuale sostituzione del diamante io la vedrei "grigia"!
Lei stessa mi dice d'averlo scelto dalla vetrina, quindi la controparte potrà tranquillamente sostenere la regola del "visto e piaciuto".
Ora, a parte il fatto che un qualsiasi contenzioso legale le costerebbe molto di più della materia del contendere, sarebbe anche (molto) probabile che fra parecchia anni lei si ritrovasse con un pugno di mosche...
E tante parcelle da pagare.
Perché lei dovrebbe (potrebbe, con tanto di testimoni?) sostenere che al momento dell'acquisto il diamante le é stato descritto con caratteristiche diverse, e naturalmente migliori, di quanto appurato in seguito.
Ma sarebbe un argomento fragilino. al quale la controparte potrebbe facilmente controbattere sostenendo d'averle anche offerto invano altri diamanti debitamente corredati con certificati vari.
Il natale é ancora vicinissimo quindi ritengo che lei sia ancora nei termini entro i quali esercitare il "diritto di recesso", preferibilmente con un avvicinamento "morbido" del gioielliere al quale prospettare, magari, l'acquisto di un diamante di livello superiore.
Nulla di strano infine che il suo diamante non fosse corredato da garanzie varie e/o certificati d'analisi gemmologica:
sono papiri che costano, in termini di tempo e di denaro, quindi solo una parte delle gemme ne é corredata.
Tanto più che, secondo me, ogni gioielleria con esperienza e reputazione potrebbe - e dovrebbe - emettere PROPRIE garanzie descrittive:
infatti é proprio il negoziante al dettaglio che nel rapporto col pubblico é il solo responsabile delle caratteristiche da lui attribuite ai (o comunque garantite dei) gioielli venduti.