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E' obbligatorio il rilascio di un certificato di autenticità anche con i grezzi? - 2 -

Caro Gianfranco,

innanzitutto grazie per la sua (... ma posso permettermi il tu...?) pronta ed esauriente risposta.

Credimi non era affatto mia intenzione proporti un rompicapo e men che mai guastarti il pasto...!!!


Ci capisco poco, quindi spero perdonerai il mio linguaggio non tecnico, ma ora, dopo aver letto la tua mail, ho le idee un pò più chiare.

Giusto per intenderci su quanto scritto:

questa persona mi ha proposto di montare dei diamanti grezzi su un mio anello che precedentemente montava dei quarzi azzurri sfaccettati che a me non piacevano.


Ho quindi dedotto (è dunque una mia idea) che mi avrebbe messo dei diamanti della stessa forma, sfaccettati, ma poi mi è appunto sorto il dubbio che ti ho trasferito, e cioè se i diamanti verranno tagliati non saranno più diamanti grezzi, ma diamanti "veri", cioè, come giustamente mi hai corretta, diamanti e basta.


Poichè la cifra che mi ha richiesto è contenuta (XXX euro per 4 diamanti da 6 mm) immagino ora che vorrà semplicemente montare dei diamanti grezzi che entrino nei fori predisposti del mio anello.

Quindi, forse, abbiamo sciolto un primo dubbio.


Riguardo allla certificazione, la mia domanda nasceva dalla paura di cadere in una "fregatura", così come accade per i diamanti o le perle sintetiche, tutto qua.


Ma mi pare di aver capito, da quanto mi hai scritto, che nel caso del diamante grezzo non vi è alcuna "attestazione" che comprovi, a me che sono l'acquirente profano, che si tratta di un diamante e non di un fondo di bottiglia.


Bene, spero con questa mia di averti chiarito l'enigma della mia precedente mail e, soprattutto, spero di non averti rovinato anche il dopocena!!!


Ti auguro buon lavoro, cosa che senz'altro ti riuscirà facilmente, se metti nella tua professione lo stesso impegno, garbo e simpatia che hai usato nel rispondermi.

 

Ciao, Diana

 

benissimo per il "tu", meno faticoso del "lei" che devo usare per lavoro... quando non ne posso fare a meno!   :-)

 

E ti anticipo subito che mi piacerebbe proprio vedere i quarzi azzurri che hai fatto smontare dal tuo anello:

perché, salvo il caso non si tratti di calcedonio (opaco!) il quarzo azzurro (trasparente) in natura non si trova.

 

Anch'io ho fatto montare diamanti grezzi su anelli e soprattutto su ciondoli da girocollo, riscuotendo un buon successo fra utenti di buon gusto e, soprattutto, con una spiccata personalità.

Fino a qualche anno addietro riconoscere i diamanti grezzi non era un problema particolarmente difficile o rischioso (identificarli soltanto, sia chiaro, perché valutarne il livello qualitativo era ed é ben altra musica)...

 

Ma adesso pare ci siano in circolazione delle imitazioni decisamente pericolose, anche se io ne cerco invano qualche campione ormai da molti mesi.

 

E' però necessario precisare come il pericolo maggiore provenga come sempre da improvvisati e sprovveduti gemmospeculatori alla ricerca di  rapidi e consistenti fortune:

quegli arricchimenti che, di solito, sono però facile bottino solo per i venditori!  :-)

 

Quanto all'attestazione di garanzia, come la chiami tu, per i diamanti grezzi esiste sia a livello di perizia quanto a quello di certificato d'analisi gemmologica, ma ti prego di considerare due punti significativi:

 

a - visto il costo dei diamanti grezzi sostitutivi che ti sono stati offerti rischi di pagare di più per l'analisi che non per le gemme:

valuta quindi se chi ti propone il lavoro é degno di fiducia, e poi regolati di conseguenza.

 

b - un orafo che si conceda il lusso di rifilarti dei "fondi di bottiglia" per la cifra di cui sopra, invece della questura dovrebbe conoscere l'ospitalità di una struttura protetta ove seguire in permanenza corsi di ikebana o, magari, di uncinetto.  :-)

 

Felice che esistano persone interessate alle gemme, ti direi di non preoccuparti per le eventuali improprietà e inesattezze tecniche del tuo linguaggio gemmologico:

la parte "didattica" del mio sito é, probabilmente, anche il mio modo per scusarmi (a titolo personale, ovviamente) perché come categoria noi abbiamo fatto ben poco per diffondere almeno una conoscenza di base del nostro affascinante settore.

 

Tu comunque rilassati, perché le "fregature" si prendono soprattutto con un severo e costante impegno... della vittima, che non di rado se le va a cercare proprio con la lanterna!

 

Le perle sintetiche non esistono, perché ci sono imitazioni (plastiche, vetri, ceramiche, ecc.) facili da individuare, perle NATURALI, praticamente introvabili, e perle coltivate, sia in acqua salata che in acqua dolce che dovrebbero sempre essere accompagnate da accurate garanzie descrittive.

 

I diamanti sintetici esistono, ma sarà il gioielliere ad adottare tutte le precauzioni necessarie per non prendere lui per primo e di girare poi a te "una sola", pur se inconsciamente.

"Sola" che sarebbe per lui un micidiale boomerang o una spada di Damocle più insidiosa di una cambiale.

 

Merci beaucoup per la delicata attenzione nei riguardi del mio dopocena, che in ogni caso si dipana felice:

ho meno e.mail del solito, quindi questa sera relax, musica e due dita di aguardiente colombiano alla salute di un "nipotino" nato da pochi giorni come primogenito di due carissimi ex allievi, Diana e Gianpaolo.

 

Eh, le gemme non nascono mica soltanto sotto terra, no?  :-)

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