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Un anello che monta una pietra bianca luminosissima, taglio brillante di 3 carati circa.

Egr. sig.  Lenti,

Navigando in internet mi sono ritrovato nel suo sito a proposito di perizie sui diamanti.

Le chiedo cortesemente di darmi un suo parere su quanto di seguito le descrivo:

Sono venuto in possesso insieme ad alcuni oggetti di bigiotteria di un anello in argento 925 punzonato 1208 VI, che monta una pietra bianca luminosissima, taglio brillante di  3 carati circa.


La luminosità è tale da fare invidia ad un diamante naturale.


Un orefice che l’ha esaminato con una lente 10x, mi ha detto che potrebbe trattarsi di una pietra sintetica, un gemmologo locale sempre con una lente 10x mi ha detto che occorrerebbe smontare la pietra per poter dare un giudizio di merito, e non si è voluto sbilanciare con nessun parere.


Da un’analisi fatta da me, sempre con una lente 10x, noto che la suddetta pietra, rispetto a un piccolo diamante naturale certificato di 0,37 ct, ha una cintura spessa irregolare e grezza, e presenta numerosi puntini lungo gli angoli delle faccette costituenti il padiglione.


Inoltre la pietra risulta essere sporca a piccole chiazze all’interno della montatura in una delle facce del padiglione e non si riesce a pulire con un spazzolino e acqua saponata.


Spero di essere stato per quanto possibile, abbastanza dettagliato, in modo da ottenere un suo pregiato parere.


La ringrazio in anticipo.

Distinti saluti


Francesco

 

Salve, Francesco

 

spiacente, ma oltre a non essere pregiato il mio parere non sarà nemmeno esauriente perché malgrado la sua accurata descrizione i dettagli elencati non sono sufficienti per un'identificazione perché é necessario determinare indice/i di rifrazione, massa volumica e carattere ottico.

Mentre con la sola lente é questione d'avere una esperienza davvero grande, e una fortuna quasi altrettanto voluminosa... :-) per trovare una caratteristica interna tanto particolare e tanto esclusiva da essere una vera e propria impronta digitale!

 

I materiali "bianchi" ovvero incolori sono numerosi, e la loro "luminosità" é dovuta quasi esclusivamente al taglio.

I "puntini luminosi" lungo gli spigoli delle faccette di padiglione potrebbero essere semplici sbeccature dovute a un materiale relativamente tenero, ma per approfondire dettagli significativi per una diagnosi si dovrebbe, come esigeva il gemmologo,  smontare la pietra per analizzarla correttamente e completamente.

 

A volte il sebo della pelle s'incrosta tenacemente sulle gemme e allora per eliminarne le chiazze non basta l'acqua saponata.

In negozio o in fabbrica si usano getti di vapore o, ancora, soluzioni a caldo di soda caustica, ma sovente é sufficiente l'immersione in un solvente come la benzina, l'acetone o la trielina.

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