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Zaffiro acquistato in Pakistan come naturale, dichiarato riscaldato da laboratorio locale e poi identificato come termodiffuso in Italia.

Buonasera sig. Lenti,

Mi scuso  per l’ora e per disturbarla nuovamente, ma ho acquistato uno zaffiro tempo fa dal Pakistan e mi era stato detto prima di farlo certificare che fosse non trattato, ma una volta certificato da un laboratorio locale (GGI), è risultato riscaldato e il venditore mi ha abbassato il prezzo di vendita dicendomi che lui lo aveva comprato grezzo come non trattato .

Ma fin qua tutto bene, ma visto che non mi fido tanto sopratutto dopo che mi è stata detta una cosa non corretta, ho fatto vedere la pietra da un gemmologo igi del mio Paese e la pietra è risultata termodiffusa  non riscaldata come riportato nel certificato gemmologico.

Volevo chiedere se mi saprebbe dire il valore di uno zaffiro  termodiffuso e se come trattamento e ammesso o meno .

Inoltre volevo capire se un ente come IGI o GIA quando si trovano davanti a questi trattamenti, certificano ugualmente la pietra come riscaldata oppure specificano che si tratta di termodiffusione .

La ringrazio e le porgo cordiali saluti 

Eugenio 

 

Buona sera, Eugenio

per favore non si scusi perché NON mi disturba ora come non mi ha disturbato in precedenza!

Adesso spero sia seduto e la invito subito a trarre un profondo respiro:

perché se la termodiffusione non le fosse stata chiaramente spiegata PRIMA dell’acquisto, lei sarebbe stato semplicemente  TRUFFATO, tout court!

Il semplice riscaldamento, che quasi sempre è praticato su zaffiri e rubini - ma non solo - per tentare il miglioramento di un colore alquanto deboluccio, di solito é dato  per scontato…

E a volte é anche difficile stabilire se questa “cosmesi” è opera dell’uomo oppure della lava di un vulcano.

Le sottolineo “il semplice riscaldamento” perché la termodiffusione consiste invece NELL'AGGIUNTA di un colore che viene diffuso per alcuni micron sotto la superficie di un cristallo.

Un cristallo che CHE COSÌ NE BENEFICIA GRANDEMENTE, almeno come prezzo di vendita all’ignaro ed entusiasta turista di passaggio.

Visto che me lo chiede la informo che fra gli “operatori” del luogo - Bangkok in primis - i rubini e gli zaffiri termodiffusi o magari anche stuccati con vetro colorato sono scambiati a quotazioni ridicole, da pochi dollari a qualche decina per gli esemplari più grandi e/o meglio riusciti.

Ma, ripeto, se la vendita non fosse preceduta da un’esauriente  e ben compresa informazione, sarebbe una truffa bella e buona.

Almeno a casa nostra.

Quanto agli istituti e ai laboratori gemmologici europei questi dovrebbero indicare chiaramente se il soggetto esaminato ha subito trattamenti - e quali - atti a migliorarne l’aspetto.

Dovrebbero farlo e nella quasi totalità certamente lo fanno, ma ho ancora la nausea derivante dal “certificato” di un importante “istituto” nostrano che dichiarava in caratteri cubitali “corindone rosso var. rubino” e poi, in caratteri ben più piccoli “rilevate tracce di materiale siliceo… 

Cioè vetro! :-(

E le lascio immaginare l’alta probabilità di successo per un truffatore che speculi sull’equivoco...

A conclusione  le preciso che nessuna legge potrebbe proibire la termodiffusione nelle gemme, così come non potrebbe impedire l'uso cartone pressato e tinto al posto del cuoio per le suole delle scarpe:

nessun problema nè tantomeno reprimende…

Ma a patto che il compratore sia correttamente e completamente informato a proposito del suo acquisto!

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