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Gemme naturali o fondi di bottiglia. come fare per distinguerle?

Buongiorno sig. Lenti, la importuno per colmare una mia curiosità, da sempre attratto da "cristalli che luccicano" (senza potermi permettere certi “ acquisti") mi è recentemente balenata in mente l'idea di acquistare qualche piccola pietra grezza, comprendendo che i costi maggiori sono nella lavorazione e nel taglio.

Grazie al suo sito ho compreso (e poi verificato) che il riscaldamento artificiale dona alla pietra nativamente opaca un netto miglioramento per riflessi e lucentezza, ma (giungo al vero problema) in rete ho trovato centinaia di pietre (zaffiri, smeraldi, rubini)  ovviamente grezzi, magari termicamente trattati, dal prezzo praticamente ridicolo di pochi euro.

Come faccio a capire se sono pietre originali o fondi di bottiglia?

Può indicarmi qualche sito di riferimento che commerci pietre “grezze" a costi accessibili.

La ringrazio anticipatamente per la risposta e mi complimento per il suo sito, gestito con professionalità, disponibilità e linguaggio chiaro e comprensibile,  rara dote nella materia da lei trattata.

 

Buona sera Lello

apprezzo e condivido il suo entusiasmo e spero mi permetterà di correggere qualche 2ondeggiamento” contenuto nella sua e.mail. :-)

Innanzitutto i cristalli grezzi che luccicano sono decisamente meno numerosi fra quelli disponibili sul mercato, ma se hanno un trasparenza buona o almeno sufficiente é abbastanza agevole esaminarli per riconoscere gli esemplari naturali.

A voltebasta una semplice lente 10x - magari affiancata da un polariscopio - ma sono comunque indispensabili alcune precise conoscenze gemmologiche e… almeno un tantino di esperienza.

Più rischiosa l’avventura con i grezzi con aspetto opaco ove gli indizi significativi diminuiscono drasticamente perché nella maggioranza dei casi il polariscopio é in difficoltà e per soggetti con elevata o totale opacità la lente quasi inutile. 

Quasi!

Con del comune vetro addizionato con i giusti coloranti si può ottenere una grande varietà di masse volumiche  - di pesi specifici, per capirci - e quindi anche la bilancia idrostatica sarebbe fuori gioco in assenza di quel minimo di trasparenza necessario al polariscopio.

Quanto al trattamento termico le sottolineo che si applica per accentuare la saturazione cromatica di zaffiri e rubini ma non ha nessun effetto su “riflessi e lucentezza” che dipendono da altre situazioni.

Nessuna meraviglia per i prezzi bassi da lei riscontrati perché di minerali di basso pregio estetico se ne trovano tonnellate!

Tanto per darle un’idea si macinano zaffiri e rubini per farne tele abrasive o particolari meccanici (p.es. orologi) anti frizione.

In ultimo le ricordo la mia suprema diffidenza verso certi acquisti sul web e in particolare quelli che NON precisano nome e indirizzo del venditore, per cui NON si aspetti da me nessuna indicazione in proposito.:

quindi perché non farsi un giro in qualche mostra-mercato di minerali?

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