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Ho notato che nelle pietre di colore le simmetrie di taglio non sono quasi mai rispettate nel padiglione

Buonasera Sig. Lenti

Sono quello studente di Chimica che si è appassionato di gemme e le ha già scritto 2 volte, circa un mese fa. 

Non so se posso disturbarla ancora, ma volevo chiederle qualcos'altro sul taglio delle pietre colorate, dato che rimango sempre più perplesso da ciò che vedo. 

Io ho provato ad andare da qualche gioielliere locale e ho chiesto (con l'intenzione di comprare) di poter osservare alcune gemme (in mano loro ovviamente): mi sono subito accorto che in tutte o quasi nella tavola c'è un notevole calo di saturazione, cosa che porta a quello che credo sia un effetto finestra, più o meno grande; volevo chiederle se ciò sia abbastanza normale oppure no...

Ho notato inoltre che le simmetrie di taglio non sono praticamente mai rispettate nel padiglione e in alcuni casi, guardando con attenzione, la cosa si nota anche nella corona.

 In uno zaffiro tagliato ovale addirittura l'apice si trovava abbastanza vicino ad uno dei fuochi dell'ellisse che si avrebbe disegnando la proiezione della gemma su un piano, ma non coincideva però col fuoco... 

In pratica nessun asse di simmetria della proiezione ellittica passa per l'apice... 

Alla mia richiesta di spiegazioni mi è stato detto che nei corindoni il padiglione di solito é scentrato per migliorare lucentezza e intensità del colore e comunque nelle pietre colorate le simmetrie di taglio è normale che non vengano rispettate... 

Vedendo la mia faccia sempre più scettica mi è stato chiesto di andarmene...

Se posso le chiederei cosa ne pensa, sapendo quanta importanza dà alla qualità del taglio, e se può darmi un consiglio in merito. 

Altra cosa che ho notato è che l'altezza di molte gemme è veramente infima, sembrano quasi delle sogliole. 

“Taglio Flat” l'ha definito un gioielliere... 

Ebbene il mio istinto mi suggerisce di starne alla larga...

Posso domandarle se faccio bene? Ci sono eccezioni?

Non mi dilungo oltre; la ringrazio per le risposte precedenti e se avrà la pazienza di rispondere anche a questa mail. 

 

 

Buon giorno, Stefano

é vero, sono particolarmente attento alle caratteristiche del taglio delle gemme in toto, e non solo di quello dei diamanti.

Nelle pietre di colore c’é un minimo se non di tolleranza almeno di “comprensione” perché intanto il colore nasconde meglio le carenze di un taglio simmetricamente incorretto e tra l’altro, un taglio che magari consente così di avere esemplari con qualche carato in più.

Ben lo sanno quelli che vanno in Brasile per immergersi letteralmente in quel paradiso di gemme… quasi sempre tagliate male.  :-(

Quanto all’apice decentrato, soprattutto nei rubini, é quasi una costante perché oltre ai carati “guadagnati” si riesce a mantenere almeno una parte dei raggi di luce che attraversano il cristallo:

infatti così facendo si riesce a conservare almeno una parte dei “raggi primati che penetrano attraverso la corona e quindi a salvaguardare un pochino di riflessione che vivacizza l’esemplare.

Si, molte gemme sono tagliate in modo discutibile, ma se nel grezzo manca lo spessore per un taglio “a regola d’arte” che fare altrimenti?  

Quanto alle eccezioni sta a lei cercarle e verificarle poi con calma: non esistono infatti altri “segreti”.

Infine non voglio aggiungere commenti a proposito della “selezione” pro o contro la competenza gemmologica dei miei colleghi, anche perché gioielliere e orologiaio sovente sono le due facce di una sola medaglia…umana, e quindi con interessi, passioni e competenze magari diverse.

Non crede?  :-)

 

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