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Goshenite, Granato e Corindone giallo

Innanzitutto buonasera.

Tra le gemme della mia piccola collezione ho un granato proveniente dal Madagascar di tre carati circa, taglio round, colore rosso - viola, viene definito piropo almandino probabilmente perchè avrà una percentuale di entrambi i granati, se è così allora non dovrebbe essere una rodolite?

Capisco che la cosa cambia relativamente e che la certificazione lo definisce granato piropo-almandino però a me questo crea un pò di confusione sui criteri con i quali si da il nome ad una pietra, stessa cosa per il mio berillo incolore che dovrebbe essere una goshenite ma che è definito berillo naturale.

La saluto e la ringrazio per l’attenzione e l'eventuale risposta. a proposito se ha un pochino di tempo da dedicarmi le vorrei chiedere un consiglio sull'acquisto di  un corindone giallo.

Grazie

Leonardo

 

Buon giorno, Leonardo

il corindone giallo é un bellissimo cristallo con una vivacità ben superiore a quello del berillo e quindi se la saturazione dell’esemplare che lei ha adocchiato é ben evidente allora NON se lo lasci scappare.  :-)

Controlli però che il taglio sia stato fatto in modo geometricamente e otticamente corretto, ossia che sia “pieno” anche sotto la tavola…

Purtroppo anche esemplari pregevoli sono tagliati con angoli all’apice carenti o addirittura errati e la gemma appare quindi “vuota”.

La goshenite é una delle varietà del berillo, appunto quella incolore.

Direi che il suo sia un esemplare naturale perché non riuscirei a immaginare la convenienza di produrre del berillo sintetico incolore invece del più pregiato e costoso verde smeraldo.

Quanto al granato, questo fa parte della magnifica famiglia di gemme multicolori che, più o meno rare, si offrono alla gioia degli occhi di tanti appassionati.

Ma quando il colore deriva da DUE elementi cromofori, allora ci sono sempre tantissime sfumature fra l’uno e l’altro, e magri anche un nome composto.

da qui il doppio nome e non di rado anche l’aumento di prezzo chiamando l’esemplare con il nome di una varietà meno abbondante…  :-)

A me piacciono quelli verdi del Nord Europa, rari e cari (e di solito piccolini), ma quasi altrettanto quelli color cannella che oltretutto mi offrono interessanti inclusioni per il microscopio.

E, benché non troppo rari, questi ultimi spuntano quotazioni piuttosto elevate perché in alcuni dei Paesi d’origine (Sri Lanka, p. es.) hanno un valore religioso e per questo incettati dagli indigeni.

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