Anello con zaffiro termodiffuso e diamanti: una truffa?

Gentile sig. Lenti,
ho letto poco fa di una lettrice che è stata truffata nell’acquisto di un anello con pavé di brillanti e zaffiro centrale.

Lo zaffiro all'analisi del CISGEM è risultato ahimé termodiffuso e non hanno fatto menzione della qualità delle pietre del pavé e del metallo impiegato.

Vengo al punto.

La lettrice lamenta il costo elevato della certificazione e la sua imprecisione.

Nonostante lei sig. Lenti abbia difeso il laboratorio io non sono d'accordo con lei.

Mi trovo a Roma e ogni qualvolta ho portato un gioiello all'IGN, l'analisi è stata completa!

La pietra più importante è stata analizzata e descritta con tutti gli eventuali trattamenti, ma anche i brillanti di contorno e il metallo, nonché l'indicazione del peso del gioiello.

L’IGN è serissimo istituto, si tengono là anche corsi e seminari per gemmologi e i costi non sono inarrivabili e nemmeno definibili "cari".

Non sarà che il CISGEM ormai, forte del nome fa un pò a tirar via?

Buon giorno, Maria Rosa

io avevo rapporti con il CISGEM di Milano (filiazione della Camera di Commercio) fin fa quando vi si trasferì come direttrice la mamma della gemmologia italiana, la leggendaria Maria Moneta Cavenago Bignami:

Ne ho seguito da vicino la storia, a volte continuando a collaborare fino all’epoca della dr.ssa Margherita Superchi che,in laboratorio poteva contare come analista sulla bravissima dr.ssa  Vanda Rolandi …

E sui fondi (quasi) illimitati della CCIAA per l’ampliamento e l’aggiornamento delle dotazioni tecniche.

Uscita la dr.ssa Rolandi e tagliato il cordone ombelicale con la Camera di Commercio, dopo un certo tempo di “incertezze” il Cisgem fu acquistato in blocco da un “compro oro”, ma sono anni che non ne ho notizie né tantomeno contatti.

Lei quindi deve aver letto miei riferimenti (che confermo) al CISGEM risalenti a parecchio tempo addietro e quindi considerare anche la possibilità di fattori umani variabili nel tempo.

Magari anche in considerazione di mutate situazioni aziendali e comportamentali.

In compenso sono ben lieto che l’IGN soddisfi le sue aspettative indicando nella perizia del gioiello tutti i dettagli che lei precisa, tanto più che trattandosi di un oggetto montato si tratterebbe di un esame che NON dovrebbe competere (consentire) a un’analisi gemmologica.

Immagino (opinione personale!) che non appena individuata la termodiffusione l’analista dell’attuale CISGEM abbia ritenuto inutile un ulteriore sconfinamento nel campo peritale…

Ma naturalmente non mi permetto di ipotizzare altro né tantomeno di eccepire nulla a proposito delle tariffe applicate.

Infine mi spiace davvero per l’amara esperienza relativa all’anello della signora, e nel caso specifico avrei gradito molto conoscere TUTTI i dettagli dell’acquisto:

perché se non fosse stato dichiarato CHIARAMENTE e altrettanto chiaramente COMPRESO che si trattava di un cristallo termodiffuso, allora si tratterebbe senza ombra di dubbio di una truffa.

Vorrebbe quindi essere così gentile da integrarmi le informazioni in merito?