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So che questa varietà di gemma è molto costosa e che dovrebbe per i puristi avere sfumature tendenti

Innanzitutto buongiorno a lei!

Cercando notizie sullo zaffiro padparadscha mi sono imbattuto in una risposta e in spiegazioni che lei dava ad una persona che le chiedeva notizie e pareri.
Io sono un piccolo collezionista di gemme e mi sono rivolto anche al mercato proposto su Ebay.

So che questa varietà di gemma è molto costosa e che dovrebbe per i puristi avere sfumature tendenti all'arancio/rosa.

So che molte pietre naturali vengono riscaldate e che in questo modo ne vengono accentuati o modificati i colori.

Ma come capire da una foto se una pietra è una patacca da laboratorio totalmente sintetica o quantomeno in partenza natutale anche se poi trattata?
 

Probabilmente non vincerò mai questa asta viste le mie possibilità limitate e la sua risposta, se il tempo le darà la possibilità di darmela, arriverà ad asta scaduta ma lei riesce a capire se siamo di fronte ad una patacca o a qualcosa di decente?

Ho sentito addirittura parlare di zaffiri riscaldati e trattati al berillio.

E' possibile e che valore hanno quelle gemme?

Ringrazio anticipatamente per un'eventuale risposta e parere e saluto cordialmente.

Buon giorno anche a lei, Gianluca

si, il corindone "padparadscha" (ricordi che lo zaffiro é SOLO azzurro!) é una varietà decisamente rara, e quindi costosa, ma questo non significa che anche gli esemplari più piccoli abbiano prezzi inavvicinabili.

Anzi, nelle fiere se ne trova sempre qualcuno in offerta a quotazioni umane, ma "qui comincian le dolenti note" scriveva un antico cantautore (Alighieri, per gli amici Dante), perché i progressi (progressi un accidente, mi verrebbe spontaneo dire) soprattutto della chimica hanno inondato il mercato con porcherie di bell'aspetto ma naturali quanto una pecora clonata.

Dolenti note, dicevamo, perché il riconoscimento dei vari trattamenti é roba da specialisti, con esperienze e attrezzature ben al di fuori della portata dei semplici collezionisti.

Per sofisticati che siano, sia chiaro.  :-)

E le dimensioni ridotte della maggior parte dei preziosi cristalli sono un'ulteriore aggravante delle difficoltà per una diagnosi univoca.

Le gemme naturali si riconoscono per la (fortunata, auspicabile e apprezzatissima) presenza di microscopiche caratteristiche interne, caratteristiche sempre e comunque diverse da quelle eventualmente individuate nei soggetti sintetici.

Difficile però ipotizzare un valore dei prodotti di laboratorio, che si trovano in commercio in un arco di quotazioni e di qualità quasi infinite, con metodi di produzione e procedure di colorazione molto differenti.

Emotivamente io sarei portato a considerarli semplici soggetti di studio, ma economicamente hanno raggiunto un giro d'affari imponente, anche per un parallelo uso industriale,

Nei laser, per esempio, nei riporti antifrizione e nella produzione di abrasivi diversi, eccetera.

Per sua consolazione :-) le confermo non solo l'esistenza, ma anche la subdola pericolosità dei corindoni al berillio, che esteticamente sono i più belli e i più credibili fra i soggetti spacciati come "naturali" non solo ai gemmoturisti.

E per la sua insonnia le sussurro che l'ultimo grido di tale perversa consuetudine è quello di colorare corindoni NATURALI, di tinta debole per farli assomigliare in tutto e per tutto (per la presenza di inclusioni tipiche e diagnostiche) a soggetti DEL TUTTO naturali E DI ALTA QUALITA'.

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