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Non capisco perchè lo zaffiro centrale non dovrebbe essere vero quando tutte le gemme lo sono - 2 -

Buonasera e mi scusi per la mia maleducazione! :-)


io scrivo da XXX in provincia di XXX.. le spiego.. la gemma è incastonata nell'oro e intorno ha dei diamanti  hanno proposto all'epoca di lasciarla per una perizia  approfondita ma la risposta da parte nostra è stata negativa poichè tale perito del tribunale diceva che solo la pietra per la sua forma e caratura se fosse stata vera avrebbe portato il valore del solo collier a XX 000 000 di lire, cosa che lui non poteva verificare senza smontarla.


La  "spaccatura" non è una rottura a metà del cristallo, della pietra ma se si guarda attentamente e con una lente si nota una riga piu scura nella parte centrale ma nel fondo della pietra.. a occhio nudo è come vedere una righina leggermente piu scura sotto la pietra.


Mi dispaice nn avere una foto del collier perchè senza vergogna le dico che è impegnato perchè a seguito di valutazioni al limite del ridicolo ho preferito metterla al sicuro visto i tempi che corrono.


Tutte le ultime persone che l' hanno visto (il collier e quindi la gemma) precisano che loro guardano solo l'oro le pietre nn hanno tanto valore sono calate di prezzo...

solo uno mi ha detto che volendo poteva far venire un gemmologo per poter periziare lo zaffiro... sempre dietro a smontaggio...


Il massimo che posso farle per farle capire come è fatta la mia pietra è descriverla o magari farle un disegno per ora... eheeh... il collier è in oro massiccio pesa 38 grammi... ha una catena di diametro notevole e la parte con le pietre è particolare vediamo se rendo l'idea..


Al centro ha un esagono con dei brillanti,  a rilievo sopra un pochino piu piccolo un altro esagono al cui centro c'è incastonata nell'oro la pietra della discordia... sempre di forma esagonale e di un blu violetto. :-)


Ai lati dell'esagono centrale ci sono due rubini piu piccoli, rotondi di dimensioni un terzo della pietra centrale dopo ai due lati, paralleli tra loro, ci sono altri due esagoni come quello centrale ma con al centro hanno due pietre gialle... ametiste?


Sempre di forma esagonale... tutte le pietre sono vere...

Tranne quella... la collana è sta valutata al massimo XX00 euro... da un valore iniziale di XX 000 000 di lire.


Spero di essere riuscita a farle capire anche se in modo confuso la forma del collier, la ringrazio per qualsiasi risposta...


Una curiosità... perchè nn si parla più di zaffiro Ceylon?

So che il nome dipende dalla zona di origine e che gli zaffiri hanno diversi colori dal verde al viola... ma che tipo di pietra allora potrebbe essere?


Grazie e distinti saluti

Eleonora

 

Buona sera, Eleonora

 

non sia troppo severa con sé stessa, via!

La sua distrazione NON é maleducazione, e il piccolo peccato veniale che rappresenta é stato ampiamente condonato per la buona volontà dimostrata nel cercare di dettagliare la descrizione del suo collier!  :-)

 

Una descrizione che non mi aiuta molto, per la verità, se non nel chiedermi ancora una volta quanti possano essere i possessori di gemme di valore che cadono "vittime" dei compro-oro... un tanto al chilo!

 

Una consolazione invece per la correttezza di chi NON ha voluto azzardare una diagnosi senza aver potuto acquisite tutti gli elementi per un'identificazione e per una valutazione qualitativa.

Senza smontare lo zaffiro, insomma.

 

Chapeau!

 

Nulla di male, né tantomeno di disdicevole nell'impegnare gioielli e/o pezzi di valore, e non solo per ragioni di mera sicurezza...

Perché, oltretutto, sarebbe anche un discreto, rapido ed economico mezzo "per tastare il polso" al mercato.  :-).

 

Confesso che sono ancora in mezzo alle nuvole per quanto riguarda la geometria d'insieme del suo collier, ma le sue righe, in compenso, mi permettono di precisarle alcuni dettagli che immagino utili anche per altre gentili interlocutrici.

 

Intanto le pietre gialle non possono essere "ametiste", perché il quarzo varietà ametista é, appunto... color ametista!  :-)

Ovvero quel vellutato, caldo e misterioso violetto che, in molti gradi di saturazione fa comunque sognare, magari anche inquietando un poco, le felici proprietarie.

 

Poi, gli zaffiri NON sono di vari colori, compreso il verde, perché il nome é sinonimo di azzurro.

Blu violetto, blu profondo, magari celeste fiordaliso, ma sempre e soltanto azzurro:

ovvero la varietà blu del corindone.

 

Voglio sperare che, finalmente, almeno gli addetti al settore abbiano finalmente smesso di dire sciocchezze come zaffiro giallo o verde, o rosa... e via sproloquiando in technicolor, secondo la migliore tradizione di certi televenditori.  :-)

 

Quanto all'origine geografica di una gemma (zaffiro Ceylon, smeraldo Colombia, rubino Burma) é una pessima abitudine, giustamente vietata dalle più recenti Norme deontologiche in tema.

 

Infatti é quasi impossibile certificare con sicurezza la zona d'origine di un cristallo, e anche nel caso lo si sia riportato (o addirittura scavato direttamente) da una determinata zona, é poi impossibile garantire che l'esemplare non sia poi stato vittima di scambi e/o di errori.

 

Certo involontari, vero?  :-)

 

Quindi, se e quando una gemma é bella, é bella e basta!

Senza bisogno di attribuirle una "paternità" che sarebbe ancora più aleatoria di quella umana.  :-)

 

Certo vi sono ancora molti operatori che, spero solo all'interno della ristretta cerchia degli adepti, usano aggiungere le supposte zone d'origine degli esemplari esitati, ma l'abitudine si spiegherebbe con la necessità di indicare con una sola parola "un certo tipo di azzurro", o di rosso, o di verde...

 

Solo che se estesa al momento di una vendita verso i privati, tale prassi sarebbe solo un mezzuccio per diluire magari fino all'anestesia un pericoloso effetto-shock da gemmoprezzo.  :-)

 

Rimango quindi con l'addirittura famelica curiosità di vedere il suo zaffiro "con la righina scura che si vede sotto", ben felice di contraddire poi il collega che sostiene un indiscriminato e drammatico calo nelle quotazioni delle pietre di colore.

 

Certo, con i chiari di luna che ci deliziano ne é calata la domanda (ma no?) insieme a quella di tanti altri beni non di prima necessità...

ma, almeno da quando  non ho più i denti da latte, la roba bella ha continuato a crescere di valore... e di prezzo!

 

Infine, le confermo che per identificare la sua gemma sarebbe sufficiente leggerne gli indici di rifrazione ponendola (con grande attenzione) su di un rifrattometro.

 

Mantenendo però l'incognita del soggetto MONTATO, e quindi ANCHE col rischio che possa trattarsi di un esemplare composito:

ovvero una tripletta o una più insidiosa doppietta, cioè una specie di "wafer" composto in laboratorio e poi faccettato per imitare quel principesco zaffiro che lei mi descrive con tanto (e comprensibile) trasporto.

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