- Categoria: Pietre di colore
- Scritto da Gianfranco Lenti
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"compulsato compulsivamente, cum grano salis"... Mamma li turchi! :-)
Salve signor Lenti
E' da un po' che mi sto interessando alle pietre preziose ma rendendomi conto sempre piu' che l'esser esperto in tale campo ha a che fare simultaneamente con il buongusto e sensibilita' quasi artistica, la competenza scientifica e un certo grado di folle (ma pur sempre "cum grano salis") coraggio a sapersi mettere in gioco sento che ancora non e' tempo di avventurarsi in acquisti ma anzi credo sia il momento di implementare maggiormente quelle poche conoscenze che ho;
questo sito e' gia' da me "compulsato compulsivamente" da qualche giorno e mi e' stato, oltre che utile, anche di stimolo per arrivare alle seguenti domande che ora pongo alla sua gentile attenzione:
I testi che ho a disposizione, nel caso dei diamanti sintetici, riportavano la possibilita' di avere sul mercato esemplari anche di due carati (e piu') ma pur sempre dotati di una colorazione giallognola (anche se ho sentito che quelli ottenuti con l'HPHT a volte sono quasi incolori); come se non bastasse vi sono pure quelli ottenuti col vaporoso metodo CVD (come volevasi dimostrare?) di classe IIa.
E' questo "l'attuale stato dell'arte " o c'e' di peggio cioe' qualcosa di ancora piu' indistinguibile dal diamante naturale?
Analisi di birifrangenza anomala e analisi spettrali unite a rilevazioni di inclusioni sono ormai le uniche risorse per il gemmologo?
Per quanto riguarda rubini e smeraldi mi sembra che le cose stiano anche peggio:
essendo i metodi per i sintetici in grado di riprodurre in tutto e per tutto le caratteristiche della pietra naturale solo l'analisi delle inclusioni dirime timidamente (e con l'ombra di qualche riserva) il sintetico dal naturale?
Se si temo che il valore di un rubino/zaffiro/smeraldo acquistato, piu' ancora che per il diamante, sia diretta conseguenza della "firma" che lo attesta "naturale", un po come nel mercato dell'arte per certe opere che devono, per essere valutata pienamente, venire accompagnate "dall'attestato" di un notevole critico/intenditore.
Infine per quanto riguarda smeraldi e rubini qual'e' il riferimento per il loro valore?
Per i diamanti abbiamo il Rapaport ma per le pietre di colore?
Spero vorra' illuminarmi
Gia' che ci sono le chiedevo i prezzi dei corsi di gemmologia presso voi e se per chi venisse da fuori voi foste in qualche modo convenzionati con alberghi, ostelli et similia
Perdoni la lungaggine
Ringraziandola per l'attenzione
Le porgo i piu'
Distinti e Cordiali Saluti
Buona sera, Pier Giacomo
altro che lungaggini!
La sua e.mail é semplicemente onnicomprensiva, quindi spero vorrà perdonarmi se, a proposito di illuminazione, le mie informazioni NON saranno all'altezza dell'Enel. :-)
Lei non precisa il perché ci si potrebbe o dovrebbe avventurare in quegli acquisti conditi di saggezza e di follia a cui accenna a proposito di gemme, e quindi io brancolo nel buio circa le sue intenzioni... successive.
Ma, gemmoterrrorismo a parte, molti dei suoi timori e alcune considerazioni hanno purtroppo solide basi di credibilità, e la lotta si va facendo sempre più dura perché sofisticazioni e sintesi si vanno perfezionando a ritmi esponenziali.
Non potrò quindi darle tutte le risposte a proposito dei diamanti CVD (deposizione a vapore) perché la materia é ancora a livello di attento studio, anche se molte caratteristiche sono (sarebbero) già note.
Poi la pregherei di tener presente che col metodo HPHT (alta pressione con alta temperatura) ormai da tempo si possono ottenere diamanti incolori.
E le posso tranquillamente precisare che la birifrangenza anomala é una caratteristica sovente osservata anche nei diamanti naturali, quindi salvo il caso di un aspetto particolarmente "inconsueto" io non la considererei un indicatore significativo.
Almeno, non in prima battuta, quindi ora più che mai i test da eseguire e da comparate sono diversi e, soprattutto complementari!
Per il resto per ora sono ancora alla finestra, attendendo lumi da chi ne sa più di me, e soprattutto si dedica a tempo pieno alla delimitazione del problema, innanzitutto, e poi alle sue soluzioni.
Per le pietre di colore, per le quali (per fortuna!) NON esiste un equivalente del listino Rapaport, si trovano ancora differenze e caratteristiche particolari che garantiscono una ragionevole certezza diagnostica...
Almeno, per le analisi che riguardano gli esemplari di dimensioni maggiori.
Per i lotti di esemplari piccolissimi si procede invece per analisi "a campione" di molti esemplari, sperando che nessuno abbia fatto la (remunerativa) carognata di mescolare nello stesso lotto cristalli naturali e prodotti sintetici.
Dissento infine dall'azzardato parallelo fra mercato e mercanti d'arte con quelli delle gemme, perché la natura di un cristallo si certifica SOLO in presenza di caratteristiche "diagnostiche", ovvero di prove certe e indiscutibili.
Quanto invece all'arte ricordo la sicumera con cui certi "esperti" attribuirono al grande Modigliani le teste scolpite col trapano elettrico da due o tre burloni toscani. :-)
Si, per i nostri corsi ho una convenzione con l'hotel "Terme di Monte Valenza", che é un piccolo angolo di paradiso.
Ove però la cucina garantisce un sicuro viatico per il girone dei golosi. :-)
Adesso ho molte altre e.mail in waiting list. ma le manderò i dettagli dei corsi prima di addormentarmi sulla tastiera.
Spero. :-)