- Categoria: Pietre di colore
- Scritto da Gianfranco Lenti
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Ora mi chiedo: non è ipotizzabile un “difetto di progettazione”?
Buongiorno Gianfranco
Ci siamo già scritti in merito a un particolare “trilogy” della gioielleria XXX di Bologna.
Mi fa piacere confermarLe che, grazie alle sue rassicurazioni, ho fatto l’acquisto e mia moglie ha apprezzato molto l’oggetto ! :-)
Anch’io sono di conseguenza molto soddisfatto e, devo dire, le tre pietre rendono molto di più montate rispetto a quanto rendessero “sciolte”, in negozio.
E questa è la bella notizia.
La notizia meno piacevole riguarda un pendente (charm) di Tiffany che ho acquistato quasi un anno fa.
Si tratta di un piccolo fiocco azzurro in turchese (dal prezzo non stellare ma neppure modestissimo:XX0 euro) che ho regalato a mia moglie in occasione della nascita del nostro primo bimbo (ciò che lo rende - o rendeva - “speciale”).
L’oggetto è rimasto inscatolato fino a luglio perché mia moglie - sempre impegnata con il bimbo - non ha avuto tempo di farlo montare sul braccialetto di argento sul quale le piace portare questi oggettini.
Montato finalmente il fiocco, dopo pochi giorni uno dei due “nastrini” si è rotto, come può constatare dalla foto allegata. (noterà che la foto rivela anche un’abrasione causata da chi ha montato lo charm, ma questa è un’altra questione).
Ora mi chiedo: non è ipotizzabile un “difetto di progettazione”?
Cioè che Tiffany abbia messo in commercio un oggetto che, per la combinazione dei due fattori disegno + materiale, è inadatto al suo scopo in quanto inevitabilmente destinato a rompersi non appena – ad esempio – il braccialetto a cui è appeso lo charm urta contro una scrivania (come succede normalmente a chi lavora in ufficio)?
La circostanza che l’oggetto in questione non sia più in vendita sul sito Tiffany.it potrebbe non essere casuale: dopo aver ricevuto “enne” reclami si sono resi conto dell’errore ed hanno tolto l’articolo dalla produzione.
Non sono ancora riuscito a parlare con il servizio clienti di Tiffany ma in via preventiva mi farebbe piacere sapere cosa ne pensa Lei, anche perché non escludo (se questo, come credo, rientra nella sua attività) di avvalermi della sua collaborazione professionale per una suo parere scritto qualora Tiffany (ammesso che sia ipotizzabile il difetto di progettazione) negasse ogni addebito.
Naturalmente resto a sua disposizione per ogni ulteriore dettaglio; nel frattempo posso dire che la sezione del nastrino, nel punto di attaccatura con il fiocco, è di soli 2 mm (scarsi).
Grazie fin d’ora e cordiali saluti.
Buona giornata!
Davide
Buon giorno, Davide, e prima di tutto complimenti e congratulazioni per il bebé che ha allietato la vostra famiglia!
Benissimo per il trilogy, che certo splenderà di magnifica luce e con stupendi riflessi....
tanto da consolarla per la triste fine del fiocco in turchese.
Però le dico subito che il "difetto di progettazione" sarebbe un argomento insostenibile, a cui conseguirebbero due soli effetti positivi (ma non per lei):
1 - una bella risata del giudice, e
2 - una consistente gratificazione per la mia ben nota avidità. :-)
Perché vede, in commercio lei potrebbe magari trovare un fiocchetto fatto di burro e un altro di pangrissino che, pur trattati con ogni precauzione, durerebbero molto meno di quello in turchese a lei defunto.
E i relativi fabbricanti sosterrebbero, con ottime probabilità di successo, che tali oggetti sarebbero stati destinati, rispettivamente, al frigo di un lattaio e alla vetrina di un panettiere. :-)
Scherzi a parte, un volonteroso avvocato con opportuna e forbita logorrea potrebbe lamentare che il fiocchetto in turchese era sprovvisto di adatta documentazione a proposito di uso corretto und appropriato (p, es. come ciondolo da collana e non come pendente da braccialetto)...
ma a mio avviso si tratterebbe solo di un vano tentativo di arrampicata su vetro.
"Boia d'un mond leder, cun as dis a Blogna"!.
Felicitazioni anche all'occupatissima neo-mamma.