- Categoria: Pietre di colore
- Scritto da Gianfranco Lenti
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Adesso tocca al tennis ma anche il rubino sarebbe sulla rampa di lancio! - 2 -
Salve signor Gianfranco ,
sono ancora alla ricerca del mio bel rubino da comprare, ma sono ancora un pò confuso su cosa devo domandare al gioielliere di cercarmi per avere una eccellente pietra.
Ho capito chiaramente che come al solito è importante il taglio, mentre meno chiare mi sono le altre caratteristiche da ricercare: tonalità, la saturazione del colore (meglio + o - saturo ?) e la trasparenza (meglio più o meno trasparente?).
Dalla email precedente mi sembra solo di aver capito che per il colore, quindi se ho capito bene per la tonalità, (ad esempio tra il rosso intenso, l'ex piccione, e il rosso chiaro, diciamo per capirci, quello trasparente) siamo su una scelta che spetta solamente al proprie preferenze.
Inoltre, vorrei sapere tra i giacimenti quali sono da preferire (in ordine di di preferenza ) tra i Birmani, del Siam, dello Sri Lanka, della Tanzania e del Kenya?
Sicuramente il più famoso è quello Birmano , ma è anche il più pregiato?
Per ultimo vorrei alcune delucidazioni sui certificati delle pietre colorate, per certi esemblari importanti devo "pretendere" dei certificati da parte di enti indipendenti , se si. questi sono gli stessi che certificano i diamanti (GIA, IGI , HRD, etc)?
Come sempre la ringrazio per la sua disponibilità, sperando di non averla stancata troppo con le mie "solite" domande sui rubini :-)
Saluti Piero.
Buon giorno, Piero
nelle pietre di colore e quindi anche nei rubini il taglio oltre a valorizzare il cristallo può servire per accentuare il colore e/o evidenziare effetti particolari come "l'effetto seta" o rivelare i delicati "bracci" di un'eventuale asteria.
Per tutto il resto lei potrà e dovrà chiedere al gioielliere di mostrarle tutti gli esemplari che si avvicinino alla cifra che lei intende investire nell'acquisto.
Poi, con un'attenta osservazione e i relativi confronti, deciderà LEI qual'é l'esemplare che le piace di più, e QUELLO sarà il rubino da comperare.
Senza tentennamenti!
Quanto all'origine le suggerirei caldamente di infischiarsene, per due motivi assolutamente incontrovertibili:
a - un bel rubino é un bel rubino, e basta.
L'origine non é quasi mai CERTA, ma anche se lo fosse...
b - non TUTTI i rubini birmani sono Top Quality, così come non TUTTI gli altri sono automaticamente di qualità inferiore.
E per i certificati le suggerirei quelli emessi da un buon laboratorio italiano, al quale potrebbe sempre chiedere velocemente ulteriori informazioni.