- Categoria: Pietre di colore
- Scritto da Gianfranco Lenti
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email riservata per il gent.mo sig. Lenti
Buongiorno sig. Lenti,
chissà se si ricorda della sottoscritta (sono la fortunata fanciulla a cui il marito ha regalato una bella tanzanite presa in viaggio di nozze ad Arusha), e chissà se in questi giorni prefestivi risponde alle email delle rompiscatole come me!
Sempre con l'auspicio di coniugare il piacere dei viaggi con l'acquisto di qualche bella pietruzza, (questa estate mi sono fatta scappare
una verettina di diamanti e zaffiri a un ottimo prezzo, in Giordania...
La volevo di smeraldi, bisognava ripassare per vedere ovviamente
le pietre da rimontare su quello stesso anello, i tempi erano stretti causa partenza imminente e temevo che monta e rismonta si sarebbe rovinato il tutto, insomma, come dice mio marito, andava presa così com'era e basta!,
Ma vabbè, ormai è andata), sempre per coniugare queste due piacevoli passioni, stiamo valutando un viaggio in Thailandia, Bangkok alla scoperta dei bellissimi templii e qualche giorno di mare in qualche isoletta poco turistica.
Ho letto che a Bangkok si trova la Gem Gallery (con altre tre filiali disseminate per il paese) che ha un'esposizione pazzesca di pietre e gioielli a prezzi competitivi.
Addirittura avrebbero la blasonata certificazione Iso 9002 e 9001 (per quello che valgono queste certificazioni...).
Orbene, lei conosce questo posto?
Si fanno acquisti sicuri?
I prezzi sono veramente competitivi?
La mia paura più grande, non avendo gli strumenti adatti per analizzare le gemme, se non gli occhi, è che mi rifilino pietre sintetiche.
(rischio altissimo in Thailandia, a quanto ho letto, per lo meno per i rubini).
Se compro in questo posto il rischio esiste?
Lei ha mai comprato lì o è un posto per turisti?
Io vorrei prendere uno smeraldo di almeno un carato (a Roma hanno sparato alto, per pietre però, stupende e ben montate devo dire).
Gli smeraldi sintetici vengono fatti così bene che presentano pure le inclusioni così da imitare quelli veri o sono completamente lisci e puliti?
Lo so che dovrei venire a fare uno dei suoi corsi (e non sa quanto mi piacerebbe!) ma considerata la distanza è impossibile!
Mi devo solo basare sulle letture e sui suoi consigli, se sarà così gentile da darmene.
E' ovvio che se dovessimo fare un buon acquisto sarebbe il primo a vederlo, prima anche delle mie amiche (che, se devono
farsi regalare qualcosa, sono fissate con le grandi firme, e non capiscono che una buona percentuale del prezzo la pagano di pubblicità.
Sono fissate con le gioiellerie più costose, e non capiscono il valore di una pietra scelta tra mille e fatta montare da un bravo artigiano, così da avere il "pezzo unico", ma il mondo è bello perchè è vario, così si dice, no?).
Ritornando al tema centrale, alla Gem Gallery e a quello che di buono lì si può trovare, ho anche la preoccupazione che in Thailandia dove tagliano molte gemme, riguardo agli smeraldi che, da quello che mi risulta (mi corregga se sbaglio), sono "endemici" di sudamerica e africa, bisogna fare ancora più attenzione e leggevo di limitarsi a comprare solo rubini e zaffiri, pietre "del posto".
Questo suggerimento vale anche per la Gem Gallery o lì si può comunque comprare tutto in relativa tranquillità?
Non le chiedo dei diamanti perchè quelli è veramente difficile sceglierli a occhio nudo... bisogna fidarsi solo delle caratteristiche riferite senza possibilità di controbattere.. per le pietre di colore l'occhio umano invece credo che possa un minimo aiutare.
Scusi tutte le chiacchiere, i dubbi e le perplessità, ma lei è l'unica persona a cui io e mio marito possiamo rivolgerci per un consiglio serio!
Le auguro di trascorrere un felice e sereno Natale e le auguro un 2011 pieno di soddisfazioni e di belle pietruzze!
Stefania
Buona sera, Stefania
premesso che, secondo me, suo marito le ha regalato la tanzanite per ben più reali meriti che non la semplice fortuna, ebbene si:
a - in questi allegri giorni prefestivi mi ricordo della soprascritta, simpatica fanciulla (che sadicamente mi aveva scritto da un altro indirizzo... mi pare), e
b - rispondo alle e.mail di gentili interlocutrici che mi distraggono dall'influenza e, forse, da una bella bronchite.
(Ma niente paura, nessuna delle due é gelosa!) :-)
A parte questo sarà bene chiarire che io NON sono e NON POTREI ESSERE "l'unica persona a cui io e mio marito possiamo rivolgerci per un consiglio serio", tanto per rimanere con i piedi per terra. :-)
Aggiungo poi che suo marito aveva ragione da vendere, mi stupisce leggere che, tempo permettendo, lei avrebbe accettato un anellino rimasticato, e per di più "al buio"...
Bah, e poi io mi prendo tanti mal di pancia sperando di risparmiare ai gemmoturisti almeno qualche assolo alla Louis Armstrong! :-(
Se non piove immagino che si godrà le delizie di Ko Samui o di qualche altra paradisiaca isoletta, ma mi spiace di non poterla aiutare a proposito della Gem Gallery:
intanto perché non la conosco, e poi perché non ho mai comperato nulla in quelle o in altre catene di negozi thai:
io mi sono fatto un mazzo considerevole girando per taglierie e per grossisti di mezzo mondo, ma sempre ben lontano dai luoghi bazzicati dai turisti!
La Thailandia é famosa non solo per le gemme del sottosuolo ma anche per le taglierie delle medesime, che attirano grezzi da lavorare da tutto il mondo, ora che le simmetrie e le qualità della lavorazione sono notevolmente migliorate.
Ma il vivace, pittoresco e ipnotico mercato delle pietre preziose ha sviluppato anche un parallelo, immenso e variegato sottobosco di truffe, oltretutto variamente configurate, e quando lei farà un corso sulle gemme le illustrerò una mezza dozzina di raffinati "pacchi made in Thai".
Naturalmente ci sono operatori seri, e alcuni sono tanto importanti da essere ben reputati anche a livello internazionale, ma in tal caso i prezzi non sarebbero particolarmente allettanti.
Insieme al valore di una gemma naturale si riporterebbe a casa soprattutto il positivo ricordo di un acquisto fatto in un'occasione felice.
Volendo rischiare ci sarebbe invece solo l'imbarazzo della scelta, e se l'emozione non fosse sufficientemente intensa si potrebbe magari corroborare con un approfondito contatto con la polizia locale, le cui referenze commuoverebbero fino alle lacrime degli intenditori come Raffy Cutolo o Totò Riina, per non parlare di Berny Provenzano... :-)
Per ora le caratteristiche interne degli smeraldi, ma anche di zaffiri e rubini naturali sono ancora diverse da quelle che si osservano nei cristalli sintetici e in certe insidiose imitazioni, ma il rischio rimane comunque altissimo, soprattutto senza competenze e strumentazioni del caso:
se ama quel genere di brividi provi pure, ma si giochi (solo) il controvalore di una cena, perché casomai ci faremmo poi una bella risata liberatoria.
Già che ci siamo le faccio presente che da Bangkok attivano vagonate di corindoni (rossi, per la maggior parte) definiti "rubini al piombo" che altro non sono se non vetro rosso (al piombo, appunto, ma non solo) che ingrandisce, congloba e consolida frammenti di corindone di infima qualità.
I soggetti che se ne ricavano dopo la sfaccettatura saranno anche scenografici, ma merceologicamente sono al livello dei Rolex cinesi.
E l'occhio, tanto per i diamanti quanto per le pietre di colore, é utilissimo:
come e solo per la scelta di una cravatta da regalare al felice consorte, però.
So che é difficile resistere alla tentazione di acquistare a prezzi irrisori certe porcherie - e alcuni/e sprovveduti/e dicono persino che "come rubini sono rubini..." ma la prego, nel caso anche lei ne portasse a casa qualcuna NON me lo dica, e mi lasci intatta la stima nel suo buon gusto.
Mi permetta però una domanda, che ripeto innanzitutto a me stesso da tanto tempo:
perché mai a Bangkok dovrebbero vendere degli smeraldi di ottima qualità a prezzi inferiori che non a Roma, a Milano, a Catania o a Bari?
Quanto alle amiche stregate dalle "firme", beh, perché no?
Io credo che sia giusto firmare un pezzo QUANDO fosse davvero bello, e altri credono invece che un pezzo sia degno di nota PERCHE' é firmato:
bene, che almeno i maghi del marketing (del marketting, sarebbe più corretto dire) si guadagnino i loro favolosi compensi, no?
Non mi stupisco né mi scandalizzo, ovviamente, ma casomai divento triste nel constatare quanta gente deleghi buon gusto e buon senso alle furbate di ben assortiti "couturiers".
Ma continuo e continuerò a lavorare a gomito a gomito con veri maestri orafi, i cui pezzi di vera bravura non hanno bisogno di fascinosi e plsticosi... :-) testimonials.
Attendo il reportage al vostro ritorno, e intanto vi auguro buon viaggio, e buone feste.