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Clamoroso: un rubino"trattato" con certificato "natural ruby"! (2)

Buonasera Sig. Lenti,


mi scuso in anticipo per la "continuazione", ma sono veramente obbligato, perche' purtroppo non ci si vuole arrendere all'evidenza.


Il rubino di cui si parlava viene strenuamente difeso dal gioielliere e dal suo gemmologo/fornitore, dicendo che il rubino e' un ottimo rubino naturale e di valore ed il certificato lo dimostrerebbe. Il fatto che sia stato trattato non indicherebbe assolutamente niente di anormale perche' tutti i rubini che si vendono nelle gioiellerie oggi giorno vengono trattati.


Ho anche inviato due link del sito della AIGS dove viene "meglio spiegato" il significato della dicitura sul certificato ma purtroppo non vogliono intendere.


margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 18.0px Palatino;">http://www.aigslaboratory.com/FieldTripsDetail.aspx?tID=41&type=Publicationshttp://www.aigslaboratory.com/FieldTripsDetail.aspx?tID=41&type=Publications


http://www.aigsthailand.com/%28A%28Trv09SGCygEkAAAAMTI5YjhkODQtYTVkNi00ZWU3LTkxOTEtNTZjODk3MjFkMDY4JTp-BCIgbYk6mz2g5c-N94Pfg7U1%29%29/FieldTripsDetail.aspx?tID=200&type=Publicationshttp://www.aigsthailand.com/%28A%28Trv09SGCygEkAAAAMTI5YjhkODQtYTVkNi00ZWU3LTkxOTEtNTZjODk3MjFkMDY4JTp-BCIgbYk6mz2g5c-N94Pfg7U1%29%29/FieldTripsDetail.aspx?tID=200&type=Publications


Vorrei ancora chiederle se esiste anche una sola remota possibilita' che in realta' si tratti veramente di un "ottimo rubino" (e di valore) oppure quel certificato purtroppo non lascia proprio alcun dubbio?


Data la mia insistenza lei avra' gia' capito che in realta' mi sono fatto prendere all'amo e sto cercando di capire l'ammontare della fregatura o per meglio dire della truffa prima di dare la bella notizia anche a mia moglie.


Le ho anche allegato una copia del certificato, dove per motivi della privacy ho cancellato i dati personali ed anche una foto dell'anello sul quale e' stato montato il rubino (la struttura dell'anello e' in oro bianco 18 carati con dei brillanti (almeno lo spero)).


Ringraziandola ancora una volta per il suo prezioso aiuto, le invio i miei piu' cordiali saluti.


Antonio


P.S. Dopo le diro' anche quanto ho pagato per questo "investimento".

 

Salve, Antonio

 

le partecipo subito le mie condoglianze, nella speranza che le successive considerazioni attenuino almeno in parte la sua delusione,

E quella di sua moglie, naturalmente.

 

No, anche senza parafrasare Dante (lasciate ogni speranza, o voi che comprate...) i rubini stuccati con vetri al piombo e sostanze varie sono cristalli IN ORIGINE di qualità decisamente scarsa ai quali il sapiente maquillage dona un aspetto decisamente più gradevole, ma nulla di più.

Quanto al valore siamo  al disopra dei cristalli sintetici, ma molto, molto lontani dai rubini davvero naturali e di aspetto simile.

 

La prima regola delle Norme in tema di gemme e relative proprio ai certificati recita che i medesimi DEVONO essere redatti in modo UNIVOCO, in modo cioé che NON si prestino a interpretazioni fuorvianti.

 

Nella migliore delle ipotesi il gioielliere che le ha fornito l'anello ha inghiottito acriticamente quel "natural ruby" che é riferito SOLO AL CRISTALLO DI PARTENZA.

 

Cristallo che é stato poi ADULTERATO con l'aggiunta (filling = riempimento) di vetro al piombo per migliorarne l'aspetto, il colore soprattutto.

 

E sempre nella ipotesi il gioielliere proverebbe la sua buona fede rilasciandole UN SUO CERTIFICATO attestante che si tratta di un "rubino naturale",  punto e basta.

 

In tal caso, pur se un pochino sprovveduto, anche il commerciante avrebbe potuto essere stato tratto in inganno dal solito "tutti i rubini sono trattati"...

che é QUASI vero per il semplice riscaldamento, MA NON PER IL FILLING, che in ogni caso DEVE essere dichiarato per quella sofisticazione che é in effetti.

 

Diverso il discorso del "gemmologo" che vorrei guardare negli occhi (e incontrare di fronte a un vasto pubblico) nel caso insistesse nel sostenere la suddetta tesi:

guardarlo in faccia, fargli mettere il tutto per iscritto con tanto di autorizzazione alla divulgazione che, le assicuro, mi sforzerei di rendere universale...

Clamoroso: un rubino"trattato" con certificato "natural ruby"!

Per poi invitarlo a cambiare mestiere, perché sulle nostre spiagge un "vu cumprà" in più o in meno non sarebbe un problema.

 

Sia chiaro, il "filling" NON é un reato di per sè, ma lei aveva il diritto di essere informato correttamente (e di capire le spiegazioni) per  accettare CONSAPEVOLMENTE l'acquisto di quel prodotto.

 

Anticipo quindi la sua prossime domanda:

Che fare, ora?

 

risposte:

1 - se non sono trascorsi i canonici 30 giorni dalla transazione, eserciti il diritto di recesso e si faccia ridare i soldi.

Avanzando la richiesta in presenza di un paio di testimoni, che casomai potrebbero far comodo in sede di contestazione legale.

 

2 -  sempre con i due testimoni e nel caso le fosse rifiutata la restituzione del denaro:

 

a - si trovi un grintoso avvocato e gli faccia leggere la nostra corrispondenza;

 

b - si faccia rilasciare la dichiarazione di "rubino naturale " dal gioielliere, con accurata descrizione del soggetto;

(gli estremi della pietra li dedurrà dal "certificato" AIGS).

 

c - si faccia sigillare l'anello col rubino:

busta di plastica trasparente, cordoncino passante attraverso il gambo dell'anello e sigillo in ceralacca.

Oppure anche una busta telata la cui chiusura sia controfirmata dai presenti.

 

d - offra un concordato stragiudiziale, (rapido ma costoso: chi perde paga tutto...)

o minacci una denuncia per truffa

 

e - nomini me perito di parte, con facoltà di affiancamento:

con l'approssimarsi delle vacanze apprezzerei molto il saldo di una congrua parcella...  :-)

 

Spero per lei in una risoluzione bonaria perché il gioielliere ha tutto da perdere in una pubblicità che potrebbe danneggiare la sua immagine di competenza e/o di correttezza, quindi per ora tranquillizzi sua moglie perché non é ancora il momento di alzare bandiera bianca,

 

Anzi!

 

Nota finale:

I laboratori, TUTTI i laboratori, fanno la pappa col ricavo dei certificati che emettono, e l'AIGS non fa certo eccezione.

Consideri che i rubini conditi con vetro al piombo e altre sostanze sono ora prodotti a migliaia  e chi li "certifica" si assicura una consistente polpetta grazie a una domanda in forte aumento-

In ogni caso non sono infrequenti né i casi di certificati semplicemente fasulli né quelli relativi a descrizioni che si prestano a interpretazioni almeno discutibili.

 

Soprattutto se di mezzo c'é anche una lingua straniera.

 

Sono a sua disposizione se e quando volesse procedere ma, mi creda, preferisco di gran lunga fare il consulente PRIMA dell'acquisto che non il killer DOPO!

 

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