Una raffica di domande... prima di cena (2)
Gentile Gianfranco
la ringrazio della celere risposta, mi spiace di averla investita di domande ma, non essendo un’esperta al primo acquisto, non credo di potermi fidare solo dei miei occhi... che ovviamente non riescono a cogliere differenze evidenti tra pietre di caratura simile, a meno che non si tratti di fondi di bottiglia. :-)
Ho seguito il suo consiglio e sono andata da alcuni gioiellieri di mia conoscenza (non direi proprio di fiducia, non ho nessun rapporto amica con loro, ma credo siano affidabili) e ho chiesto di vedere solitari montati delle classiche marche note (Damiani, Salvini, Recarlo, Alfieri & St. John), che montano praticamente quasi tutti dei diamanti H VVS, e delle pietre da far montare successivamente.
Mi hanno proposto un unico brillante senza blister, ovvero una pietra certificata GIA (ma dubbio: essendo senza blister come faccio a esser certa che il certificato allegato corrisponda proprio alla pietra che sto vedendo) da 0.54 ct G VS a XXX €?
Poi ne ho adocchiato un altro, certificato da un istituto gemmologico indipendente milanese (possibile si chiami G.I.A.S.?), da 0.46 G IF senza fluorescenza a XXX €.
Mi diceva che queste caratteristiche, che a noi profani sono quelle che saltano subito agli occhi, sono le meno importanti per la scelta:
quali altri dati dovrei prendere in considerazione?
Dato l’orario continuo a incrementare i suoi meriti per l’aldilà, spero non le dispiaccia!
Cordialmente
Paola
Buona sera, Paola
no che non mi dispiace...!
Intanto perché condivido con lei il piacere di "parlare" di un soggetto che ci affascina.
E poi perché stasera niente cena:
ho appena dato l’ultimo saluto a una stupenda torta di mele, dono di una cara amica e futura allieva, e ora sto guardando il mondo attraverso il filtro di un granato color dolcetto.
Pardon, di un dolcetto (celeberrimo vino proveniente dalle miniere di Rocca Grimalda) color granato:
un capolavoro degno di Carl Fabergé, orafo degli Zar! :-)
Quindi, tanto per entrare in argomento, non conosco un istituto che si chiami G.I.A.S., né a Milano né altrove, e per ulteriori ricerche mi servirebbero almeno l’indirizzo e il telefono.
Quanto al diamante "sciolto" qualsiasi laboratorio gemmologico degno di tale nome, o un gioielliere ben attrezzato le potrebbero facilmente fugare ogni dubbio.
Per le caratteristiche dei diamanti concordo con lei circa quelle che "saltano all’occhio" per prime, ma a mio avviso quella di gran lunga più importante é la perfezione del taglio. Taglio nella sua espressione più ampia: proporzioni, simmetria, regolarità, finitura...
Nei certificati lo si "vota" contermini generici come "good", "very good", eccetera, ma l’esame da parte di un esperto rivela molti particolari che sarebbe opportuno conoscere.
In ogni caso, le sarà facile "vedere" per confronto la diversa vivacità di esemplari simili, o addirittura uguali, SULLA CARTA...:
quindi si fidi dei suoi occhi, e proceda!
Le sottolineo che sulle altre caratteristiche (a scelta fra 3 delle "4C") ci si può sbizzarrire a piacere, per gusti e opinioni (e disponibilità) personali, ma sul taglio il mio consiglio é quello d’essere più intransigenti dell’inquisizione spagnola.
Cordiali, e ben tagliati saluti.
Gianfranco.
P.s. Anche la seconda copia del messaggio é arrivata:
per questa volta la sua e la mia diffidenza verso le e.mail non sarebbero giustificate. :-)