Il gioielliere ha abbassato le luci e l'anello pareva brillare di più: è indice di migliore qualità del brillante?
In gioielleria osservando un anello “eternelle"; ho notato che il gioielliere ha abbassato le luci e l'anello pareva brillare di più.
Volevo chiedere se questo maggior brillare con luci più basse è indice di migliore qualità del brillante o se invece denota una peggior qualità…
Ho notato che anche gli strass con poca luce sembrano brillare molto…
Grazie mille per le spiegazioni che vorrà darmi!
Daniela
Buon giorno, Daniela
le gemme si comperano, si dovrebbero comperare per emozione e per ragionamento:
e quando mi capita di constatare una scelta che è frutto di entrambi allora mi compiaccio verso quella parte di umanità che mostra di avere una marcia in più! :-)
Filosofie spicciole a parte, bene ha fatto il gioielliere che ha utilizzato (finalmente!) al meglio uno strumento fondamentale come la luce per valorizzare adeguatamente il pregio maggiore della gemma:
lo sfavillare dei suoi fantastici, quasi ipnotici riflessi sotto una luce adatta.
Direzionale come quella dei faretti alogeni, probabilmente, che pur non essendo il massimo (il colore della luce é troppo caldo, di solito) almeno hanno il pregio di NON “appiattire” la personalità dei diamanti.
Un effetto deleterio come quello delle luci diffuse dai tubi al neon (tubi che invece sarebbero adattissimi per le perle “silver”).
Abbassando quindi le luci dell’ambiente il gioielliere ha massimizzato la possibilità di apprezzare con un contrasto ottimale l’effetto di scintillio - riflessione e rifrazione - presenti nel diamante e conseguenti un taglio fatto a regola d'arte.
Analogo discorso anche per gli strass perché stiamo parlando semplicemente di un fenomeno ottico in particolari condizioni di luce,e null’altro.
Niente a che vedere quindi con “la qualità” della gemma, le cui caratteristiche commerciali si esaminano invece con metodi e anche con criteri differenti.
Complimenti per il suo spirito d’osservazione.