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Dubito che un gioielliere ... - 3 - Non so, credo ci sia qualcosa che non va nel suo ragionamento… se ciò fosse vero sarebbe triste.

Non so, credo ci sia qualcosa che non va ne suo ragionamento… se ciò fosse vero sarebbe triste.  

 

Riguardo a come contrastare un eventuale gioiellere/orafo disonesto che sostituisca pietre, le sue risposte sono disarmanti.

E la legge di qua e la legge di la, e la difficoltà di dimostrare ecc. ecc.

Riguardo poi alla "precostituzione delle prove" mi sembra che programmi come le Iene e Striscia la notizia ne facciano uso ed abuso di queste pratiche e non mi pare che vengano querelati (e se gli succede vincono le cause) e soprattutto ottengono spesso e volentieri che le forze dell'ordine e gli uffici competenti si attivino per far smettere tali disservizi/reati e anche per punire i disonesti.

Ora, a prescindere dalla precostituzione o meno delle prove, io preferisco essere accusato e condannato per eventuale violazione della privacy, se ad esempio registro-filmo una situazione per cui si venga a smascherare un reato ben più grave della suddetta violazione;

e la truffa di un gioielliere, nonché il suo sput...ehm, perdita del buon nome, val bene qualche rischio, oltre alla possibilità di vedersi dare il risarcimento del danno dimostrato.

Mi spiace notare come sembri non ci siano modi - almeno a suo dire sig. Lenti - per contrastare un fenomeno ben più che solo fastidioso, ma letteralmente odioso.

In pratica, mi corregga se sbaglio, visto che "non ci sono modi (a suo dire) di dimostrare in tribunale che il gioielliere ha sostituito la pietra" è sostanzialmente un dare via libera a tutti i gioiellieri disonesti che evidentemente non rischiano nulla.

Non so, credo ci sia qualcosa che non va ne suo ragionamento… se ciò fosse vero sarebbe triste.

E ribadisco, se una persona ritiene di essere stata truffata non è solo un suo diritto ma anche un dovere civico cercare di ottenere giustizia.

Credo che già alla seconda denuncia - sebbene possa essere finita in un nulla di fatto - il gioielliere ci pensa tre volte prima di rifarlo… non fosse altro perché pensi di essere "controllato", e comunque le denunce per truffa, non fanno bene alla reputazione ;-)

Se io fossi certo che un gioielliere mi ha sostituito la pietra… prima ci andrei a parlare e in caso di suo rifiuto a concludere la cosa in maniera "civile"… lo denuncerei senza tema.

Ma siamo matti? Dopo il danno anche la beffa? 

cordiali saluti

marco

Buona sera, Marco

la ringrazio per la sua stimolante e.mail, che pubblico subito nella speranza che altri, seguendo il suo esempio, mi facciano sapere come la pensano su questo (purtroppo) ricorrente argomento.

Nel frattempo devo però ammettere di non essermi espresso chiaramente, tanto da consentirle di ipotizzare una mia posizione DIVERSA dalla sua a proposito della severità (e dell'opportunità) di azioni contro eventuali truffatori:

non é così, e le assicuro che almeno in sostanza la pensiamo allo stesso modo.

Anche a me dispiacerebbe riscontrare una o più falle nel mio ragionamento, tanto più che non ho mai ventilato né tantomeno sostenuto l'opportunità di farla fare franca ai disonesti:

anzi, le mie ormai storiche referenze di Don Chisciotte deporrebbero indiscutibilmente per in mio favore…  :-)

Ma se lei volesse rileggere con calma le righe che mi contesta, magari le apparirebbe evidente che nel caso descrittomi dalla signora io mi riferisco all'impossibilità DI PROVARE, e quindi di punire, il malfatto A POSTERIORI.

Infatti un giudice dovrebbe accertare i fatti raggiungendo, grazie a prove attendibile e acquisite nei modi consentiti dalla legge, una certezza oltre ogni ragionevole dubbio:

e se il danneggiato NON può, per limiti tecnici facilmente immaginabili, produrre prove davvero convincenti, (io suggerivo e ritengo che) in QUESTO caso sia meglio lasciar perdere.

Spero lei avrà notato che suggerirei anche COME smascherare il lestofante, ma non é colpa mia se poi la legge NON ammette tale comportamento probatorio.

Libero lei di pubblicizzare il fatto documentato da registrazioni e filmati con altoparlanti e manifesti, o magari anche con l'aiuto di note trasmissioni televisive, ma questo non cambierebbe la situazione né dal punto di vista tecnico né da quello legale.

Concordo a proposito di una preventiva composizione bonaria, se possibile, ma quel "lo denuncerei senza tema" sarebbe un tuffo nell'ignoto (e annoso) mondo giudiziario, del quale sono forse immaginabili i costi ma non certo i tempi.

Quindi, (non) attenuato lo sdegno (che condivido) e almeno sbollito quel furore che la farebbe partire la lancia in resta, consideri allora che dal lato pratico la sua denuncia alla magistratura si trascinerebbe per lunghi, noiosi e polverosi anni

Anni durante i quali lei passerebbe amene (si fa per dire) giornate fra periti e avvocati, non certo divertenti, rapidi (e gratuiti) quanto Le Iene & Company.

E concesso e non ammesso che +/- nel 2020 le venga data ragione, nel frattempo la controparte potrebbe essere fallita, fuggita, defunta, divenuta nullatenente… o ricorrere in appello…

Mentre i suoi avvocati si impegnerebbero per spellarla vivo per quello "sput… ehm" che lei sembra ipotizzare come felicemente auspicabile.  :-)

Però sia chiaro, contento lei…

Ho dimenticato qualcosa?  :-)

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