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Dubito che un gioielliere sia tanto disperato, e così stupido, da... - 2 - Ovvero, come smascherare il gemmofellone.

Grazie molto per la sua risposta,  e vorrei approfittare della sua gentilezza per chiederle un ultima informazione:

io  ho perso mia madre nel 1999 e quindi posseggo l’anello da 14 anni pertanto sono sicura che almeno in questi ultimi 14 anni nessuno ha  “messo le mani” sull’anello. 

 

Penso  quindi che una pietra rimasta incastonata per sicuramente 14 anni dovrebbe presentare delle caratteristiche diverse da una pietra appena montata.

 

A chi potrei rivolgermi per avere una perizia in questo senso?


E per quanto riguarda il discorso del  gioielliere anch’io, come lei,  non avrei mai pensatoche un gioielliere  “si mette a  rubare” un brillantino di un valore di 300 / 400 euro.

 

Ma la  coincidenza vuole che io abito in una cittadina a relativamente piccola e parlando di questo storia con un cara amica mi ha confidato che a lei è accaduta la stessa cosa.

 

Ha portato il suo anello di fidanzamento dallo stesso gioielliere diversi mesi fa per avere un “bagno “ in oro bianco in quanto era in oro giallo. 

 

E andata a ritirare l’anello dopo una settimana e si è ritrovata uno zircone...

 

Quindi è proprio un gioielliere disperato e aggiungerei disonesto, che tra un brillantino e l’altro arrotonda i suoi  incassi forte della consapevolezza che poi nessuno può dimostrare i suoi furti.


Di nuovo grazie

Cordiali saluti

 

Antonietta

 

ps. allego la foto del mio ora falso brillantino.

Buona sera, Antonietta

al computer lei dovrebbe essere brava quanto me, o soprattutto altrettanto distratta, perché nella sua e.mail io trovo solo la traccia di foto allegate… 

ovvero <20130620_153314.jpg><20130620_153224.jpg>  ma poi NON sono stato capace di aprire le immagini.    :-)

A titolo del tutto personale non riesco a immaginare le differenze fra una gemma montata adesso e una consorella che sia rimasta montata per 14 anni, perché eventuali tracce (graffi superficiali) potrebbero ricondurre tanto alla diversa durezza dei minerali quanto a differenti condizioni d'uso.

Lei potrebbe precisare se e quanto l'anello di sua madre sia stato usato, ma non avrebbe nessun dettaglio né tantomeno una prova circa la pietra che si trova ora sull'anello:

e il (si fa per dire) povero perito avrebbe un bel grattacapo, con tanti dubbi di dimensione davvero amletica.

Solo che ad Amleto NESSUNO ha chiesto IL PERCHE' di una sua decisione, mentre il perito rischierebbe di dover dare tali spiegazioni in sede giudiziaria.

Con la quasi assoluta certezza di NON riuscire convincente!

Leggo con tristezza come la stessa esperienza sia purtroppo capitata anche a una sua amica, ma la situazione (le vostre prospettive di rivalsa per il passato) non cambia.

Se però voleste levarvi la soddisfazione di mettere alla berlina il fellone, potreste:

1 - procurarvi un diamante CERTIFICATO, magari non troppo grande,

2 - in presenza di testimoni farlo montare, magari su di una montatura "usata", e

3 - farlo consegnare da un paio di persone "al disopra di ogni sospetto" al gemmofellone, per una riparazione qualsiasi,

4 - fatto ritirare l'oggetto dalle stesse persone, procurare sempre in loro presenza lo smontaggio e la verifica della gemma

     mediante l'identificazione, innanzitutto, e poi con il confronto delle caratteristiche descrittive elencate nel certificato.

Avuta (e spero ancora di no…) la prova del vile vizietto potrete, lei e la sua amica, tornare a casa e rilassarvi...

Nella certezza di non poter fare altro.  :-(

Almeno, NON a livello legale perché quanto sopra vi avrebbe magari dato tutte le certezze (a proposito della morale di un lestofante travestito da gioielliere), ma  dal punto di vista legale si chiamerebbe "precostituzione delle prove":

in parole povere sareste severamente redarguite dalla legge per aver messo un ladro nella tentazione di rubare, cosa che lederebbe profondamente i suoi diritti.

Quelli del ladro. ovviamente, quelli che la legge sembrerebbe difendere con sollecita e commovente sensibilità.

Non posso indicarle nessun perito nella sua zona, per fortuna, perché intanto non ne conosco, e poi nel caso me lo trovassi poi di fronte in tribunale dovrei polverizzarlo senza scrupoli di coscienza, e mi sembrerebbe di sparare sulla Croce Rossa.

Mentre come bersaglio preferirei di gran lunga la FAO.   :-(

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