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Acquisto diamanti x investimento. Ho pochi soldi da parte, ma giacciono in un c/c bancario a reddito 0: cosa mi consiglia?

Caro Lenti,

sono una pensionata, vedova, vivo sola, ho pochi soldi da parte, ma giacciono in un c/c bancario a reddito 0.

Ho chiesto alla mia banca di acquistare diamanti per € XX.000,00 (è la somma che possiedo).

Mi dicono però che acquistare dalle banche non è conveniente, anche se sicuro.

Cosa mi consiglia?

Grazie per la sua cortese risposta. 

Cara O.

brindo alla sua avveduta e soprattutto tempestiva saggezza, e saluto alla spada rendendo onore alla correttezza e alla competenza di chi l'ha consigliata tanto assennatamente!

In passato ho avuto modo di discutere un caso simile con un signore che, invece, aveva già acquistato i diamanti "in banca", ovvero con la mediazione di un funzionario dell'istituto che l'aveva indirizzato a una società apposita.

Una società del tutto esterna alla banca stessa, sia chiaro...

Il signore in questione credeva d'aver acquisito un "bene da investimento" per una cifra davvero consistente, convinto dalle argomentazioni dell'intermediario…

Un intermediario comunque ben reputato, e quindi creduto degno di tanta fiducia.

Solo che un'attenta lettura delle clausole del contratto (clausole scritte con la cura e - forse - con gli stessi caratteri di quelli usati per le polizze assicurative) rivelava una realtà un tantinello diversa… per usare un eufemismo.

Non entro nei dettagli, ma ritengo che per lei il convertire TUTTI i suoi risparmi in diamanti potrebbe rivelarsi un clamoroso e forse disastroso errore.

Non nego che questi affascinanti cristalli abbiano spuntato nel tempo quotazioni via via crescenti, ma a conti fatti sarebbero da considerarsi un bene rifugio prima ancora di un bene da investimento, e pertanto poco (o magari per nulla) adatti alle sue esigenze.

Mi spiego:

se lei avesse comperato dieci anni addietro tanti diamanti quanto i suoi risparmi le avessero consentito, adesso avrebbe, sulla carta, gemme per un valore assolutamente soddisfacente.

E, giustamente, se ne rallegrerebbe.

Ma se poi, oggi, avesse NECESSITA' di monetizzare velocemente il suo capitale, molto probabilmente avrebbe non poche, amare sorprese.

In termini di interesse all'acquisto da parte dei commercianti, e quindi in relazione alle quotazioni REALI che le verrebbero eventualmente offerte.

Perché oggi, con l'italica economia in coma profondo, la richiesta di diamanti é davvero molto, molto ridotta.

Almeno al difuori del giro di maharajah e sceicchi.

E nemmeno i diamanti comperati "attraverso la banca" le verrebbero ricomperati "a vista" (altro che "considerati denaro contante" come millantato dall'ineffabile promotore bancario), bensì accettati "in conto vendita" dalla società venditrice, che le verserebbe il ricavato SE e QUANDO avesse concluso la vendita.

Ciliegina finale, le verrebbe addebitata una sostanziosa commissione tanto più alta quanto più breve fosse il tempo nel quale lei avesse tenuto i diamanti! 

I momenti sono decisamente brutti, e possono tranquillamente peggiorare perché quei simpatici mattacchioni che folleggiano sulle rive del Tevere potrebbero reinventare il saccheggio già sperimentato da Amato ai danni dei conti correnti…

Certo é che per ora penserebbero di tassare cani e sigarette elettroniche, ma a parte la dotazione di fantasia e la predisposizione nell'inventare nuove tasse dubito che, almeno a brevi, quella ciurma dii sprovveduti abbia le capacità di rimettere al vento le vele della nostra economia.

In tutta franchezza, e malgrado una formazione di tipo economico, non saprei davvero cosa consigliarle per i suoi risparmi.

E mi vergognerei non poco nel suggerirle di stare alla finestra, comunque molto guardinga.

Come sto facendo io, almeno quando sono in Italia.

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