Sono arrivati! E Marylin dovrebbe aggiungere una strofa tutta per loro!

Caro Gianfranco,

e così ho acquistato tutti e due i diamanti brown, col beneplacito di mio marito, che si sta ormai rassegnando alle mie intemperanze gemmologiche.

I due diamanti costavano, rispettivamente, X.X000 euro (quello da 1,52 carati) e X.XX0 (quello da 1,41).

Oltretutto, prendendoli entrambi mi faceva lo sconto sul prezzo: invece di X.XXX euro me li lasciava a X.XX0...

Ho preso ovviamente la palla al balzo.

Ho chiesto poi che fossero certificati, tanto per sapere cosa stavo comprando a quel prezzo.

Oggi sono andata a ritirarli dal mio orafo, che ha fatto da tramite tra me e il suo fornitore di fiducia.

Le pietre non sono "pure" (probabilmente avevo capito male io): la più grande è di clarity SI 1, la più piccola SI 2.

La sorpresa però l'ho avuta leggendo la voce "color grade":

lì c'è scritto "natural brown" per entrambe.

Devo dedurne che sono davvero diamanti brown non trattati?

In questo caso, avrei anche vinto una Ferrari...

Scherzi a parte: il certificato è stato rilasciato dalla Society of Gemmological Research srl (S.G.R.) che ha sede in Milano, via Torino n. 49.

Io non l'ho mai sentita nominare: a tuo parere, è una ditta seria?

Proporzioni, simmetria e grado di finitura sono indicate come "very good" per entrambe le pietre, così come la fluorescenza, che è "slight".

Non è però, stranamente, indicato il grado del taglio...

La cintura è "thick", cioè spessa.

In ogni caso, io le pietre le avevo viste dal vivo, e mi erano piaciute moltissimo, quindi per me non ci sono problemi.

Resta sempre il mistero del perchè le abbia pagate così poco...

Grazie per la risposta che mi vorrai dare.

Cordialissimamente

Maria Rosaria

Buon pomeriggio, Maria Rosaria

Congratulazioni!

Ora non resta che un'ultima incombenza: io porto il cavatappi, e tu ci metti la bottiglia e tre bicchieri.

Si, tre, perché tuo marito si é conquistato tanto la tua riconoscenza, per la fiducia, quanto la mia stima per la virata di bordo a proposito del colore(esclusivamente "bianco", diceva) dei diamanti papabili...  :-)

Ti anticipo che nemmeno io ho mai sentito nominare quel laboratorio, il cui nome mi ha incuriosito.

Nella speranza che siano gli americani ad aver aperto, magari in compartecipazione con gemmoitalici analisti, una ditta a Milano.

E non i soliti due o tre ragazzotti con ragione sociale esterosound.  :-)

Il prezzo interessante, che direi corretto, non é un mistero e si spiegherebbe facilmente con la concomitanza di due fattori purtroppo indiscutibili:

il ristagnare del mercato e la scarsa "cultura diamantifera" alla quale consegue una ridotta richiesta di diamanti "tinted" (e non solo Brown).

Perfetto l'atteggiamento-padre di quel "io le pietre le avevo viste dal vivo, e mi erano piaciute moltissimo" che, se non proprio il solo, dovrebbe comunque essere IL PRIMO  criterio di scelta delle gemme personali!

Quindi salto anch'io i commenti a proposito delle caratteristiche rilevate con l'analisi, e non avrei dubbi che anche quel "natural brown" riferito al caldo, affascinante color castagna sia attendibile, perché con un accurato esame con lo spettroscopio si sarebbe certamente raggiunto un ragionevole grado di certezza.

Quindi ora mi piace pensare che, se esiste in aldilà, adesso mamma Cavenago Bignami ti stia guardando con quell'occhio benevolo che la chioccia riserva al suo pulcino/discepolo preferito.

Magari chiedendosi se i tuoi DUE diamanti siano belli quanto QUELLO che esibiva orgogliosamente lei!   :-)

Cin.

P.s.

Per tua informazione, il "grado SI" nei diamanti é quello in assoluto che, oltre a un eccellente rapporto prezzo/qualità, offre le più "gemmolibidinose" soddisfazioni all'analisi microscopica:

a volte vi si scoprono meraviglie che un appassionato non cederebbe nemmeno in cambio di quella mitica auto che tu citi!

Ricordatene, nel caso mi capitasse l'occasione di occhieggiare all'interno dei tuoi due tesori. :-)