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Diamante "brown" di un carato e mezzo: scommetterei una bicicletta usata contro una Ferrari nuova di zecca

 

Buonasera Gianfranco,

 

tre o quattro mesi fa ho "incontrato" dal mio orafo un diamante brown di poco più di un carato e mezzo, e me ne sono innamorata...

 

Nonostante il colore, aveva una vivacità ed una brillantezza che mi hanno affascinato, e se fosse stato per me lo avrei subito fatto mio.

 

Ma ho dovuto fare i conti con mio marito: per lui, i diamanti DEVONO essere bianchi, ed un diamante marrone (un caldo color cognac, per la verità) è una pietra "di scarto"...

 

Il prezzo (circa XX00 euro) era abbordabilissimo, ma non c'è stato niente da fare.

 

Per inciso, la pietra non era certificata, e l'orafo non mi ha saputo dire se fosse stata trattata termicamente o se avesse subito qualche altro trattamento.

 

L'unica cosa di cui era certo era che non aveva inclusioni alla lente 10X.

 

Ora, dopo un continuo martellamento ai fianchi, mio marito si sta quasi convincendo all'acquisto...

 

Adesso però i dubbi stanno venendo a me: e se la pietra fosse stata riscaldata per otternere quel bellissimo color cognac?

 

Come faccio ad essere certa che la pietra che desidero non è una "sòla"?

Non ho mai ricevuto fregature dal mio orafo, ma lui non è un gemmologo e aveva avuto la pietra da un commerciante all'ingrosso di diamanti, che è il suo fornitore da tempo immemorabile.

 

Finora da lui avevo acquistato diamanti certificati (tra cui quello con certificato di Carlo Cumo, una pietra magnifica), quindi dovrei potermi fidare.

Ma se ne sentono talmente tante che alla fine il dubbio di poter essere fregata ti viene quasi in automatico...

 

Secondo te, cosa dovrei fare per essere sicura di fare un buon acquisto?

 

Tieni presente che io NON compro per investimento, ma solo per il mio piacere personale, e per lasciare in futuro alle mie tre nipotine (passando prima da mia figlia, ovvio) qualcosa di bello che faccia loro pensare con gratitudine e affetto alla cara vecchia nonna...

 

Ti ringrazio per la risposta che mi darai, e spero di non averti chiesto troppo: se così fosse, bacchettami pure...

 

Cordialissimamente.

 

Maria Rosaria

 

 

Ciao, Maria Rosaria

 

adorabile cara nonna...  :-)

 

ti fai risentire con la frequenza delle eclissi di luna, ma leggerti é sempre un piacere.

E risponderti quasi un dovere, non foss'altro che per alleviare un poco il dramma di una vita condivisa con un marito monocromatico!

 

I diamanti DEVONO essere ESCLUSIVAMENTE "bianchi" (cioè incolori) per lui?

 

Beh, digli pure che é due volte fortunato, tanto per l'avere una moglie paziente fin quasi al gemmomartirio, quanto per quella nazionalità italiana:

perché in USA sarebbe già stato condannato a pagarti fior di alimenti per "estrema gemmocrudeltà!    :-)

 

Ma tanto per non andar lontano,  donna Speranza Cavenago Bignami (l'indimenticabile mamma della gemmologia italiana) nel suo libro "Gemmologia" cita proprio un diamante tinta cognac (che lei chiama "color castagna") che nella sua giovinezza la fece urlare d'entusiasmo.

 

Lo stesso colore del diamante che sfavilla al collo della fidanzata del computerologo, il mio, a cui devo l'esistenza e l'assistenza di questo sito.

 

Nessuna meraviglia quindi che tu ti sia innamorata di quello stupendo esemplare color del vellutato e profumato Rum "Anejo"  :-)

 

Va bene, purtroppo é privo di caratteristiche interne (a 10x), ma non si può avere tutto e quelle verranno magari con un prossimo acquisto.

 

Tu, intanto, prova a liberarti dal timore (dal complesso, direi) della "sòla" che ti accomuna a tanti/e ospiti del sito.

 

Ti servi di un gioielliere di antico pelo e di comprovata fiducia: cosa pretendi di più?

 

Pur non essendo gemmologo, costui si avvale della collaborazione di gemmologi di assoluto rilievo come l'amico Carlo Cumo, e quindi potrà darti tutte le informazioni e le garanzie relative al colore dell'inebriante "cognac" apparso nel tuo orizzonte.

 

"Poco più di un carato e mezzo" di un "fancy", ovvero di un colore di fantasia, per il prezzo che mi precisi mi farebbero scommettere una bicicletta usata contro una Ferrari nuova di zecca che si tratta di un colore indotto artificialmente, mediante l'azione combinata di alte energie (irraggiamento) e di riscaldamento.

 

Ma se così non fosse (ti auguro un felice ritrovamento in uno sperduto angolo di cassaforte) fammelo sapere, ché arrivo subito con l'aspirapolvere nella speranza di scovare altre "sòle" del genere.  :-)

Per capirci, se quel colore fosse davvero e solo naturale, potresti (e il tuo gioielliere dovrebbe) moltiplicare il prezzo per 50.

 

Circa.  :-)

 

Quindi, a parte i diamanti "che più bianco non si può" da considerare con signorile distacco, regalati pure il caldo splendore di quel delizioso cognac, del quale ti auguro un paio di fratellini per natale.

 

Grazie per una frase che mi è piaciuto tantissimo leggere:

"io NON compro per investimento, ma solo per il mio piacere personale e per lasciare in futuro qualcosa di bello..."

 

Merci, ma chére.

A' la prochaine.  :-)

 

 

 

 

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