Ipotesi e confronti sui prezzi del listino Rapaport.
Gentile sig. Lenti,
ho letto le sue risposte ai vari quesiti che gli propongono e mi sembra di aver capito che un diamante per il consumatore finale dovrebbe costare il 25/30% in più del prezzo Rapaport mentre se si volesse rivendere dovrebbe costare il 25/30% in meno del prezzo Rapaport.
Ho 2 domande:
1) il 25/30% in più tiene conto anche dell'iva al 21% oppure bisogna aggiungerci l'iva, con un aumento per il consumatore finale di 46/51%?
2) Se un diamante appena acquistato vale il 50% in meno, bisognerebbe cercare di comprare al prezzo Rapaport, giusto?
Grazie in anticipo
Luca
Salve, Luca
lei mi confonde con le sue domande tanto... aritmetiche!
Vede, nei diamanti la matematica é una gran bella cosa, soprattutto quando riguarda un positivo bilancio delle vendite, ma diventa un pericoloso narcotico quando la si vuole tradurre in parametri di comportamento e di scelta!
Se lei ha letto abbastanza risposte, avrà anche notato che in vari casi ho sottolineato come il Rapa sia innanzitutto un listino riferito alla borsa di N. York, e rappresenti SOLO un riferimento per gli addetti...
I quali addetti provvederanno poi alle necessarie localizzazioni, tanto in termini qualitativi (Standard diversi...) quanto in quelli economici, con l'applicazione di dazi, tasse e commissioni a piacere.
E fin qui parliamo solo di numeri, ma sia chiaro che un X% di un prezzo qualsiasi rispetto al Rapaport non significa nulla, perché in un settore tanto particolare (quanto voluttuario) come é quello dei diamanti si trovano prezzi con tanto di IVA che sono inferiori, e magari di molto, ad altri che invece ne sarebbero privi perché spacciati come "duty free"!
Prediche e meditazioni a parte, i diamanti DEVONO innanzitutto e soprattutto essere valutati per la loro bellezza, e qui le scarne classificazioni del Rapa sono tanto insufficienti quanto fuorvianti:
per una felice, collaudata pacchia a vantaggio di diamanti che poi tantotanto speciali non sarebbero. :-)
Ma che sembrerebbero speciali grazie ai capolavori descrittivi di lingua, di penna e di eBay, a piacere. :-)
Fuor di metafora, un discorso serio sarebbe, per esempio:
<eccole i diamanti della caratura e del range di prezzi che lei mi ha precisato.
Scelga con calma quello che per confronto le piace di più, e poi ne vedremo insieme le caratteristiche.
Caratteristiche che lei avrà "nero su bianco", su carta intestata e con tanto di firma.>
Naturalmente la sua DOVRA' essere una scelta convinta, sia per la serietà del venditore, sia per i confronti REALI che avrà certamente effettuato nel frattempo.
Perché il prezzo (poi) si può anche dimenticare, ma é la la bellezza quella che rimane...
E che lei compera!
A me rimane invece la curiosità di capire come mai lei sostenga che "un diamante appena acquistato vale il 50% in meno":
le assicuro che chi mi vende i diamanti mi chiede sempre - e ottiene - più di quanto abbia pagato lui. :-)