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I diamanti SONO da sempre oggetto di business, ma prima di tuffarsi...

Gentilissimo Gianfranco Lenti,

anche io sono delle provincia di Alessandria, prossimamente mi recherò in Tanzania per alcuni giorni, mio desiderio è quello di capire come è possibile importare legalmente in Italia,per essere venduti, dei diamanti grezzi del posto, per valutare anche la possibilità di trasformare questa iniziativa in un business serio e duraturo.

Sicuro di suo riscontro,porgo cordiali saluti.

Guido


Buon giorno, Guido

 

premesso che "alcuni giorni" soltanto in Tanzania (e/o in altri posti del genere) non sono certo sufficienti per nessuna valutazione attendibile, prima di comperare dei grezzi di diamante lei dovrebbe prendere almeno DUE tipi di precauzioni:

 

a - la prima contro il rischio di un bel "pacco", e poi

b - contro il rischio di sconosciute leggi locali a proposito di commercio

e di esportazione di diamanti (grezzi).

 

Quindi, e dando per scontato che tutto sia andato nel migliore dei modi (oltretutto, la Tanzania é magnifica...), al rientro in Italia lei potrà dichiarare in dogana i suoi acquisti, che verranno trattenuti e sdoganati poi dal suo spedizioniere.

 

Previo pagamento dei relativi oneri, ovviamente.

 

Lei naturalmente si sarà preoccupato di avere tanto le fatture d'acquisto quanto il papiro del Kimberly Process, e se in dogana prendessero tutto per buono se la caverebbe con poco, magari anche in tempi ragionevoli.

 

Se invece richiedessero una perizia sul valore da parte di un perito accreditato, allora i tempi si allungherebbero e i costi sarebbero maggiori.

 

I diamanti SONO da sempre oggetto di business, ma lei dovrà calcolare attentamente se converrà A LEI imbarcarsi in tale impegnativa avventura in modo "duraturo"...

 

E quindi incominciare a informarsi a proposito tanto dei costi quanto della doppia burocrazia di una licenza che vede la Questura in prima battuta col relativo "nulla osta".

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