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Un diamante per commemorare i 10 anni di matrimonio

Buongiorno,


ho letto con estremo interesse il suo sito e desidero innanzitutto ringraziarla per avere messo in rete preziose informazioni utili a chi, come me, è un assoluto neofita della materia.


Sarei interessato all'acquisto di un diamante per commemorare i 10 anni di matrimonio, che fino ad ora si è rivelato fonte di grande felicità e soddisfazioni (oltre che di tre figli).

Per non confondermi troppo le idee, ho deciso di valutare le offerte di un gioielliere molto conosciuto a M.


Le idee me le sono confuse eccome, perchè mi propongono un diamante da 1.55 carati G  / VS2 su montatura in platino, in offerta in quanto a XX.X00 euro (dai XX.000 iniziali).

Mi dicono che l'offerta è motivata dal fatto che si tratta di un gioiello che appartiene a una collezione dell'anno scorso, ma tale riduzione mi insospettisce assai.


Da qui le mie domande alle quali spero che lei possa rispondere:


1 - Quanto la purezza influisce sul valore?

La quotazione di una pietra dello stesso colore, se fosse IF, sarebbe, mi dica se sbaglio, di circa XX.000 euro..


2 - Non mi hanno specificato il taglio (e io non l'ho chiesto per ignoranza.).

Un cattivo taglio potrebbe giustificare tale "sconto" sul prezzo?

E se sì, un taglio cattivo o medium è sempre da evitare o l'investimento potrebbe comunque essere buono?


La ringrazio per l'attenzione che vorrà prestarmi.


La prego di contattarmi se disponesse di una pietra del valore di XX.000 euro che potrebbe realizzare un buon investimento.

Nel qual caso, privilegerei la massa rispetto al colore, anche perchè dai suoi consigli ad altri utenti mi sembra di capire che un colore H o I vanno benissimo per un anello da indossare.


Cordiali saluti.


Pietro

 

 

Buona sera, Pietro

 

anche a lei e alla sua bellissima famiglia congratulazioni e auguri per il felice traguardo raggiunto!

 

Un solitario da un carato e mezzo svenduto quasi al 50% perché "appartiene a una collezione dell'anno scorso"?

Via, non scherziamo:

infatti basterebbe cambiare la montatura con una "della collezione di quest'anno" per guadagnare una bella somma, non le pare?

 

In ogni caso un diamante di quella dimensione sarà certamente corredato di un certificato gemmologico serio, che il fabbricante o il noto gioielliere avranno richiesto a un affidabile laboratorio.

Certificato che lei potrà tranquillamente visionare prima della decisione finale, perché il prezzo mi sembrerebbe interessante.

 

Le confermo che i colori H e I sono perfettamente idonei per farle fare un figurone, (e sua moglie sarà felice di sfoggiarli), ma per favore non parliamo di "investimento" perché:

a - si tratta di una sola gemma, e

b - l'esemplare sarebbe destinato a un uso celebrativo e non economico.

 

Si, il taglio é una delle quattro variabili che contribuiscono alla determinazione del valore venale del diamante, e a mio avviso certamente la più importante tanto dal punto di vista estetico quanto da quello commerciale.

 

Ciò non toglie che oltre a Norme diverse e a numerose forme di taglio. i criteri di attribuzione del "grado" relativo non siano sempre "perfettamente" univoci...

quindi rimane ancora, per fortuna, un importante spazio per un giudizio personale, per quell'imponderabile "extra" che ciascuno di noi potrebbe individuare e prediligere dopo confronti con esemplari (magari) con graduazioni superiori.  :-)

 

A domanda diretta risposta diretta:

non credo che circoli un diamante con un taglio tanto infame da giustificare uno sconto del genere di quello propostole...

Ma se ci fosse allora non giustificherei la sua scelta in proposito, perché considero la massa solo un numero indicato da una bilancia.

 

Un numero che dopo opportuna moltiplicazione interesserà quasi esclusivamente solo il suo conto corrente. , :-)

 

In ogni caso sarebbe un "investimento" infelice perché le conseguenze estetiche di un taglio mal proporzionato sarebbero le prime a demotivare un eventuale compratore.

Sempre secondo il mio modo di vedere, sia chiaro.

 

Il grado di "purezza" (clarity, in inglese) indica l'eventuale presenza e la visibilità di caratteristiche interne nei diamanti,  il che in un Paese piuttosto bigotto e soprattutto disinformato come il nostro genera attenzioni e apprensioni del tutto sproporzionate nella quasi totalità dei casi,

 

Infatti i gradi più "alti" di clarity NON qualificano necessariamente gli esemplari più belli, ma solo i più rari.

E, ovviamente, i più cari, che commercialmente sono richiesti da una minoranza abbastanza ridotta di compratori.

 

Altrimenti e fino al grado di SI  é praticamente impossibile notare a occhio nudo eventuali presenze all'interno del diamante.

 

Mi permetta infine di sorvolare sulla quotazione del diamante "se fosse IF" perché senza le necessarie informazioni e considerazioni complementari le confonderei ulteriormente le idee.

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