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Il mio diamante funziona al contrario e la pietra mi piace moltissimo!

Buona sera, sarei curiosa di avere un chiarimento tecnico.

Ho un diamante di 1,53 carati, VVSI, colore M e con un taglio brillante di altissimo livello perchè eseguito da un famoso tagliatore straniero (e so che è così non solo a parole).

Premetto che la pietra mi piace moltissimo quindi la mia domanda è legata a una mera curiosità.

Il diamante in questione funziona al contrario... ora le spiego.

Di solito i diamanti hanno un colore spento e freddo alla luce naturale, diventano brillantissimi sotto quelle artificali.

Il mio sembra invece brillare molto di + alla luce del giorno e "spegnersi" e "scurire" sotto alcune luci artificiali.

Sotto altre (ad esempio luci di candele o particolari luci artificiali, come quelle di una chiesa o di alcuni negozi) sprigiona invece un fuoco incredibile, non solo bello come quello dei soliti diamanti ma anche molto più caldo e affascinante.

Sarei curiosa di capire perchè.

Da cosa dipende?

Dai carati, dal colore, dalla montatura o dal taglio?

Grazie!

 

 

Buona sera, Milly

 

le faccio tutti i miei complimenti per il fantastico diamante che possiede, e la ringrazio per questa e.mail le cui domande mi mandano quasi in brodo di giuggiole!  :-)

 

Ritengo infatti che i diamanti con un colore evidente abbiano una personalità spiccata e un fascino indescrivibile, e sono felice quando scopro qualcuno che ha tanto buon gusto da valorizzarli adeguatamente.

 

Sono quindi lieto di rispondere (spero in modo esauriente) ai suoi quesiti, ma lei in cambio mi dirà il nome del famoso tagliatore che ha creato il suo capolavoro in modo tanto perfetto: OK?

 

Il colore dei diamanti nell'area del grado M di solito é dato dalla presenza di atomi d'azoto (parti per milione) nel reticolo cristallino del soggetto:

Di solito, ripeto, ma potrebbero anche esistere concause a livello atomico che contribuiscono nel determinare l'assorbimento selettivo e magari particolare di alcune delle lunghezze d'onda della luce.

 

Ovvero, certi colori dello spettro passano attraverso il suo diamante, mentre alcuni altri ne sono trattenuti:

all'osservazione lei vede quindi un colore che é LA SOMMA dei colori NON assorbiti dalla gemma.

 

Premessa la regola generale, passando al caso specifico di un'osservazione sotto sorgenti di luce DIVERSE (per composizione spettrale) ne consegue un colore risultante anche molto diverso da caso a caso proprio perché si sono usate luci composte da colori in percentuali DIVERSE da quelle che compongono la consueta luce bianca.

 

Esclusi infine montatura e caratura non é nemmeno una questione di taglio, la cui perfetta esecuzione esalta all'inverosimile le proprietà ottiche del minerale restituendo all'osservazione la quasi totalità della luce non assorbita, che le appare deliziosamente "calda".

 

Le faccio presente che la luce del giorno ha una composizione pressoché completa (uno "spettro" ) di lunghezze d'onda, mentre molte sorgenti artificiali sono addirittura prive di alcuni colori, e questo spiega la misteriosa predilezione del suo stupendo cristallo in tema d'illuminazione.

 

In ogni caso lei ricorderà che il colore NON ESISTE poiché é una conseguenza della luce, quindi:

a - cambiando la luce, cambia il colore risultante,

b - un soggetto appare colorato quando ha SOTTRATTO uno o più colori (lunghezze d'onda) dalla luce che lo illumina, e

c - il colore dei diamanti si valuta (si "gradua") in luce "Normalizzata" standard, ma si gode sotto tutte le altre luci, comunque composte!  :-)

 

Se poi le capitasse di passare da Valenza, per favore non dimentichi di mettere al dito il suo spettacolo :

anch'io vorrei "lustrarmi gli occhi" e, magari, provare anche a osservarlo con lo spettroscopio

Grazie.

 

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