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Gioielli & foto - parte I

Fotografare gli oggetti a disposizione è una necessità con la quale ci si confronta sovente, e la cui soluzione costa troppo tempo, e denaro, in rapporto ai risultati che se ne ottengono.
Nelle due figure sono illustrate le soluzioni ottimali per evitare molti degli inconvenienti abituali, senza per questo rinunciare alla necessaria qualità dei risultati.
Una sola premessa, fondamentale: è necessario fissare in anticipo i fini delle riprese, per adeguare la scelta delle attrezzature.

  1. riprese destinate a semplici registrazioni d'archivio oppure
  2. fotogrammi per usi più impegnativi, quali p.es. la pubblicità.
Nel primo caso si puè adottare un apparecchio di piccolo formato (reflex 35 mm), nel secondo sono preferibili, o addirittura necessarie fotocamere di formato maggiore: 4,5x6 - 6x6 ed oltre.

Le operazioni di ripresa, pero`, sono identiche, più o meno facilitate dalle funzioni accessorie della fotocamera:

- esposizione automatica (scelta assistita oppure automatizzata del tempo d'esposizione),
- intercambiabilitè degli obiettivi e degli schermi di messa a fuoco,
- uso di lampeggiatori automatici (dedicati), da soli o affiancati da un sistema d'illuminazione ausiliario.

Nota: esistono apparecchi per foto istantanee (su pellicola Polaroid) giè incorporati in complessi proposti a gioiellieri e orologiai, ma si tratta di soluzioni dai risultati modesti, per l'inadeguatezza della fotocamera (economica, di solito con ottica fissa) e del sistema d'illuminazione (uno - due flash amatoriali).

Nello schema che dettagliamo i componenti sono:

- uno stativo REPRO, composto da una base con colonna e attacco mobile per fotocamera. si trova nei negozi di fotografia e DEVE essere robusto e stabile per quanto possibile;
- un paio (o più) di flash elettronici, del tipo dedicato, se l'apparecchio fotografico ne prevede l'utilizzo in serie, oppure dei servo flash a rete, del tipo MORRIS (negozi di fotografia).
- una cabina di ripresa, ampia quanto basta, con l'interno verniciato in bianco; questa cabina avrè una finestra anteriore per l'accesso alla zona di ripresa, e per il cambio dei vari fondi (inseribili su appositi binari. E' opportuno corredare la parte superiore con fori (o griglie anti-riflesso a nido d'ape) per una buona ventilazione; (si puè costruire in proprio, o chiedere all'amico falegname).
- una serie di piani di base, di colori assortiti (possibilmente NON riflettenti); - un piano base principale di vetro trasparente, su cui disporre gli oggetti da riprendere. Questo vetro dovrè rimanere sollevato di (almeno) 5 cm dagli altri fondi, tanto per attenuare le eventuali ombre, quanto per sfocare i dettagli dei fondi stessi.
- un cono opalino superiore, come diffusore di luce: si ricava da un imbuto bianco di grandi dimensioni, reperibile presso grandi magazzini o negozi per enologia.

La fotocamera, che lavorerà in posizione verticale, dovrebbe essere dotata di:

- obiettivo "lungo fuoco": 1,5 o 2 volte lo standard del formato. Per intenderci, da 75 a 100 mm per le reflex 35mm, 120 - 150 mm per le fotocamere 6X6;
- mirino a pozzetto, oppure mirino angolare.
- scatto flessibile (guaina in tessuto, senza fermo di sicurezza!)
- paraluce.
- uno (o più) anello/i distanziatore/i dell'obiettivo, se la fotocamera è del tipo con ottica intercambiabile, oppure una serie di lenti addizionali, se si utilizza un apparecchio con ottica fissa.
- pellicola di bassa sensibilità, (50 ISO sono più che sufficienti) per ottenere un "grana" finissima, con il massimo dettaglio possibile.

Se le fotografie sono destinate alla stampa, è opportuno effettuare le riprese su pellicola invertibile (diapositiva) e, possibilmente, inserire una scala di colore in un angolo del campo di ripresa. Questa scala (un cartoncino prodotto da Kodak) aiuterà il tipografo a stampare smeraldi credibili, e rubini di un bel rosso vivo (finalmente!).

Il secondo schema prevede riprese più convenzionali, per le quali si aggiungerà all'attrezzatura descritta un robusto cavalletto fotografico, completo di testa snodata, e una serie di sfondi di carta colorata, reperibili facilmente nelle cartolerie più fornite. Ottimi, naturalmente, e disponibili in vari formati e sfumature quelli disponibili per uso fotografico, ma decisamente più costosi.

In ogni caso, è essenziale ricordarsi di mantenere gli sfondi distanziati dal soggetto della ripresa, per i motivi accennati.

Al momento di scegliere il diaframma, cioè la quantitè di luce che l'obiettivo lascia passare, è importante considerare che:

- un diaframma chiuso (f 22/16/8) offre una maggiore "profondità di campo" e anche una maggiore "incisione" dell'immagine, e una maggiore "profondità di campo, mentre
- un diaframma aperto (f 1,8 / 2,8/ 4) fornisce riprese tendenzialmente più morbide, con una profondità di campo più ridotta.

Pochi scatti di prova forniranno le informazioni necessarie per ottenere foto tecnicamente accettabili: rimane il problema del buon gusto, che pero` è difficilmente codificabile è personale.

 

Articolo pubblicato su Oro e Diamanti - Trezzano S/N (rivisto ed eventualmente aggiornato)

 

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